TORONTO – Tutto secondo copione. Ieri a mezzogiorno il primo ministro Mark Carney ha incontrato la governatrice generale Mary Simon presentando la formale richiesta di dissoluzione della Camera. Il Canada entra ufficialmente in campagna elettorale, con il voto anticipato in programma il 28 aprile. Il leader liberale, presa la decisione del ricorso alle urne, aveva vagliato anche l’ipotesi di indire il voto per il 5 maggio, ma il suo entourage lo ha convinto a puntare alla prima data disponibile per le elezioni: secondo la legge, la campagna elettorale deve durare almeno 37 giorni, da qui la decisione di puntare sull’ultimo lunedì di aprile.
Carney, che ha deciso di candidarsi a Nepean, distretto elettorale di Ottawa, dopo l’incontro con la Simon è partito per St. John’s, in Newfoundland e Labrador, città scelta come prima tappa della campagna elettorale.
Il primo ministro uscente, che ha ricevuto l’incarico di formare il governo appena 10 giorni fa, con lo scioglimento del parlamento evita di andare alla House of Commons per affrontare un voto di fiducia che, numeri alla mano, avrebbe affossato sul nascere il suo esecutivo, visto che il Partito Conservatore, l’Ndp e il Bloc Quebecois avevano già annunciato la loro intenzione di votare contro.
È chiaro che il primo ministro abbia fatto un ben preciso calcolo politico, quello cioè di sfruttare l’onda lunga dei sondaggi che nell’ultimo mese hanno registrato un completo ribaltamento dei rapporti di forza, con i conservatori che da un vantaggio di oltre 20 punti percentuali si trovano ora a dover inseguire il Partito Liberale.
L’elemento nuovo, che ha totalmente distrutto gli equilibri a Ottawa, è rappresentato dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti, con i dazi doganali voluti da Donald Trump che minacciano di provocare una recessione economica devastante per il Canada.
Ora, a dispetto della presenza di numerose tematiche di grande importanza – Sanità, ambiente, immigrazione, crisi abitativa – è del tutto evidente che questa campagna elettorale iniziata ieri ha e avrà un unico tema predominante: quello del braccio di ferro commerciale con l’inquilino della Casa Bianca.
E la crescita repentina dei liberali nei sondaggi, a conclusione dell’era Trudeau dopo quasi dieci anni, è proprio dovuta al fatto che l’elettorato canadese vede nell’ex governatore di Bank of Canada e di Bank of England un personaggio autorevole, capace di gestire in tempi di crisi come fatto in passato, dalla recessione del 2009 agli scossoni provocati dalla Brexit in Gran Bretagna.
Ieri Pierre Poilievre ha dato il via alla sua campagna elettorale a Ottawa, da dove ha ribadito per l’ennesima volta che il Canada “non sarà mai il 51° Stato americano”.
A recitare la parte del terzo incomodo troviamo i neodemocratici di Jagmeet Singh, che in questo momento appare in netta difficoltà nei sondaggi e con una parte del suo elettorato tradizionale orientato a rifugiarsi nel voto per i liberali.
Carney si candida a Nepean
OTTAWA – Il primo ministro Mark Carney correrà nel collegio elettorale di Ottawa di Nepean alle prossime elezioni federali. “Ottawa è il luogo in cui Mark Carney ha cresciuto la sua famiglia, ha dedicato la sua carriera al servizio pubblico e ha sempre restituito alla sua comunità”, ha postato il partito sulla piattaforma di social media X Carney ha aggiunto di essere “onorato” di correre a Nepean. “Queste prossime elezioni saranno una delle più importanti della nostra vita: mettiamoci al lavoro”.
La circoscrizione è stata detenuta dal deputato liberale Chandra Arya dal 2015, ma il 62enne ha appreso giovedì che il partito lo aveva rimosso come candidato.
Arya era già stata nominato per ricandidarsi. In precedenza aveva corso contro Carney nella corsa alla leadership liberale, dove aveva respinto l’importanza di conoscere il francese e in seguito gli era stata revocata la nomina. Il collegio elettorale in cui cercherà di diventare deputato confina con quello di Carleton, dove il leader conservatore Pierre Poilievre è in corsa per un ottavo mandato come deputato.
Nel distretto di Nepean oltre 6.400 italocanadesi
Ricerca e grafici a cura di Priscilla Pajdo, nell’ambito dell’Intership Program di Heritage Canada (la mappa qui sotto è di Elections Canada)