Canada

Autonomia pensioni: Freeland frena,
cresce il pressing sulla Carbon Tax

TORONTO – Il governo federale frena sulle ambizioni dell’Alberta di ottenere l’autonomia previdenziale. È quanto emerso dal meeting virtuale tra il ministro federale delle Finanze Chrystia Freeland e le controparti provinciali, un incontro chiesto con urgenza dal ministro dell’Ontario Peter Bethlenfalvy nel quale è invece venuta da più parti la richiesta di estendere a tutte le Province le esenzioni sulla Carbon Tax.

Freeland ha sottolineato qual è la posizione dell’esecutivo federale sul fronte pensionistico: l’Alberta – è questo il suo ragionamento – ha tutto il diritto di uscire dal Canada Pension Plan (CPP) seguendo però l’iter istituzionale previsto dalla legge, tuttavia la stessa norma non prevede un futuro potenziale reingresso, mentre il peso dell’eventuale uscita dell’Alberta dal CPP avrebbe delle conseguenze significative per tutti i canadesi, che sarebbero costretti a pagare di più contributi pensionistici. Oltre a questo non c’è unità di vedute su quanto spetterebbe all’Alberta nel caso in cui la premier Danielle Smith decidesse di andare dritta per la sua strada.

Stando a uno studio commissionato dal governo provinciale a LifeWorks, nel caso in cui l’Alberta uscisse dal piano pensionistico nazionale dovrebbe ricevere 334 miliardi di dollari, una cifra questa contestata in prima istanza dal governo federale.

Su questo fronte la Freeland durante l’incontro con i ministri delle Finanze ha annunciato di aver presentato la richiesta ufficiale all’Office of the Chief Actuary per il calcolo preciso di quanto spetterebbe all’Alberta. “Ho chiesto ai funzionari di fornirci le cifre esatte – ha dichiarato – il tutto basato su una interpretazione ragionevole di quanto è previsto dal Canada Pension Plan”.

Insomma, a Ottawa si nutre un grande scetticismo sull’operazione complessiva, oltre che sulle valutazioni fornite da LifeWorks, con cifre che dovrebbero essere riviste al ribasso, e di molto. “Credo – ha poi aggiunto il vice primo ministro – che sia giusto ricordare l’importanza di lavorare insieme. Primo, dobbiamo capire quanto siano importanti le pensioni per i canadesi. Secondo, la chiave è continuare a lavorare insieme”.

L’Alberta, dal canto suo, per ora nicchia. Sia la Smith che il ministro delle Finanze Nate Horner hanno ribadito ancora una volta che non è stata presa alcuna decisione definitiva e che il progetto di una potenziale autonomia pensionistica si trova ancora in una fase embrionale. In ogni caso – ha sottolineato Horner durante il meeting – la decisione finale spetterà ai residenti in Alberta, che si esprimeranno attraverso un referendum.

In quella provincia l’idea dell’indipendenza previdenziale non gode di grande popolarità. Stando al primo sondaggio effettuato da Abacus su questo tema, il 51 per cento degli intervistati boccia il progetto, sostenuto solamente dal 19 per cento, con il 15 per cento che non ha ancora deciso.

Nella foto in alto, Chrystia Freeland con i ministri François-Philippe Champagne e Anita Anand

More Articles by the Same Author: