TORONTO – Il rimpasto di governo non ha portato con sé gli e etti sperati da Justin Trudeau. Aumenta infatti il numero di deputati liberali che chiedono la testa del primo ministro, quelle dimissioni richieste a gran voce anche dalle opposizioni che porterebbero il Paese dritto dritto alle elezioni anticipate. Nel fi ne settimana, infatti, 51 dei 75 deputati grit eletti in Ontario si sono riuniti virtualmente per fare il punto della situazione dopo il rimpasto di governo annunciato dal primo ministro venerdì. Ebbene, nessuno dei presenti si è detto favorevole al mantenimento della leadership di Trudeau nel Partito Liberale: serve una svolta – è quanto emerso nel meeting – e questa può arrivare solamente con il passo indietro del primo ministro, le dimissioni e l’avvio di una corsa alla leadership liberale per dotare il partito di un nuovo segretario in vista delle elezioni federali.
Trudeau, dal canto suo, ha ribadito ancora una volta la sua volontà ad andare avanti, nonostante le notizie poco confortanti che arrivano dai sondaggie la montante ribellione interna che sta destabilizzando l’esecutivo. Anche le opposizioni si stanno organizzando per far cadere il governo. Il leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre ha scritto una lettera alla governatrice Mary Simon chiedendo la riapertura straordinaria del parlamento per permettere ai deputati di votare una mozione di sfi ducia verso il primo ministro. Stando al calendario dei lavori parlamentari, la House of Commons rimarrà chiusa per la pausa invernale fi no al prossimo 28 gennaio. Il problema è che la richiesta del leader conservatori non può essere esaudita, o almeno è questa l’opinione dei più autorevoli costituzionalisti canadesi. Anche perché, non dobbiamo dimenticarlo, le opposizioni hanno avuto l’occasione di far cadere il governo per ben otto volte negli ultimi dieci giorni e l’esecutivo è sempre sopravvissuto.
E questo per via dell’atteggiamento dell’Ndp e del suo leader Jagmeet Singh, che pur chiedendo le dimissioni di Trudeau, ha sempre votato contro le mozioni di sfi ducia presentate dai conservatori.
Ora però lo scenario politico sembra essere mutato ancora di più. Lo stesso Singh ha annunciato che l’Ndp voterà contro il governo alla prima occasione possibile: è ipotizzabile quindi che i partiti d’opposizione si organizzino per l’imboscata parlamentare al governo a partire proprio dal 28 gennaio, visto che anche il Bloc Quebecois considera l’esperienza di governo Trudeau “finita”, come confermato dal suo leader Yves-François Blanchet.