TORONTO – L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Canada – Luogotenenza di Toronto (EOHSJ), è un’istituzione laica posta sotto la protezione della Santa Sede (il Papato). Le sue radici risalgono alla Prima Crociata del XII secolo, da qui la sua “tradizione” militare.
Oggi, secondo il suo sito web, lo scopo principale dell’Ordine è rafforzare tra i suoi membri (circa 30.000 in tutto il mondo) la pratica della vita cristiana, sostenere e aiutare le opere e le istituzioni caritative, culturali e sociali della Chiesa cattolica in Terra Santa.
Ogni capitolo dell’Ordine è chiamato Ordinario. Il presidente del capitolo è un Luogotenente [del Papa, nell’esercizio del suo potere temporale]. Nel mondo ci sono circa 40 luogotenenze.
Il 21 giugno 2024, in parte per soddisfare lo scopo del suo statuto, l’EOHSOJ, sotto la guida del suo luogotenente, il dottor Colin Saldanha, ha ospitato la sua cena annuale di raccolta fondi presso il Royal Canadian Military Institute sulla University Avenue.
È stata una serata conviviale, raffinata e professionale (MC’d di Dame Mary Edmondstone) in cui ospiti speciali – relatori – hanno condiviso le loro prospettive sulle questioni e il significato del Giubileo della Chiesa (il prossimo anno), il ruolo della Beata Madre Maria, del Il Santo Rosario nella vita quotidiana e la manifestazione della cattolicità nell’adempimento quotidiano dei nostri obblighi verso il prossimo.
Non è stata una serata dedicata al proselitismo, nonostante la presenza di uomini e donne dedicati le cui conversazioni individuali sembravano evocare occasionalmente riferimenti ad esperienze spirituali. Gli invitati erano un gruppo eclettico di filantropi cattolici, attivisti laici, pensatori, scrittori, professionisti, educatori (eletti così come amministratori) e leader in tutti gli aspetti della vita a Toronto e oltre. Anche il Corriere Canadese ha ricevuto, ed accettato, un invito.
I relatori, tuttavia, hanno sottolineato i valori cattolici fondamentali della generosità, della cura, della dignità accordata al proprio “prossimo” e della responsabilità che i cattolici si assumono di adempiere agli obblighi di miglioramento sociale coerenti con la legge di Dio nelle parole e nei fatti.
Erano presenti, come si suol dire, “orecchie pronte” tra educatori, scrittori e rappresentanti di comunità religiose e laiche (relatori ufficiali: Sua Eccellenza l’Arcivescovo Leo, P. Raymond De Souza, Queenie Yu). L’elenco è lungo e comprende mons. Robert Saeed Jarjis (caldeo), mons. Brian Bayda (cattolico ucraino), il fiduciario eletto Maria Iafrate e rappresentanti non eletti di varie entità politiche partigiane.
Se la Chiesa e la sua ideologia sono sotto pressione in un ambiente sempre più secolarizzato, a questo osservatore è sembrato che non manchino difensori “talentuosi” e volenterosi pronti.
Nella foto in alto, l’Editore del Corriere Canadese, Onorevole Joe Volpe, con l’Arcivescovo Frank Leo; nelle foto qui sotto, la fiduciaria dello YCDSB Maria Iafrate con l’Arcivescovo Frank Leo, l’Onorevole Volpe con l’Arcivescovo Leo e Fr. Raymond De Souza (foto: Priscilla Pajdo)