Anthony Pullano celebra l’Italia e l’italianità
TORONTO – In un momento disarmante, un alto funzionario di uno dei tanti Corpi Diplomatici che fanno di Toronto la loro dimora temporanea mi ha coinvolto in uno scambio franco, presumibilmente cercando di “affinare il loro apprezzamento” degli interscambi tra le varie comunità che compongono la GTA. Sembra che ci sia scarso valore attribuito al merito effimero inerente ai progetti di costruzione numericamente massicci in cui gli italocanadesi un tempo fornivano una leadership aggressiva.
Abbiamo molto di più da offrire, è intervenuto Tony Cipriani, membro del Consiglio di Amministrazione della CIBPA, inviandomi una copia digitale di un’opera artistica dell’artista ed editore di Toronto (ora Aurora), Anthony Pullano. Tony ha sostenuto che i nostri contributi culturali moderni sono il cemento che lega le componenti disparate delle nostre società multiculturali.
E in questo, sostiene, la “seconda generazione” di italocanadesi gioca un ruolo di primo piano.
Ho chiamato il signor Pullano per sperimentare in prima persona fino a che punto la sua tesi avrebbe portato la conversazione. Pullano, originario di Pentone, provincia di Catanzaro, Calabria, è un artista prolifico le cui opere hanno attirato l’attenzione di collezionisti tra i soliti “ricchi e famosi”, in Canada e all’estero. Julio Iglesias è tra questi, così come gli ex primi ministri canadesi (Jean Chretien, Paul Martin), almeno un ex premier e l’allora primo ministro italiano Giulio Andreotti.
Come previsto, espone le sue opere in luoghi come Catanzaro, Milano e Roma. Un alto prelato in Vaticano acquistò uno dei suoi dipinti, Madre e Bambino, per appenderlo nel suo ufficio in Vaticano.
Il suo ampio fascino può essere dovuto sia al soggetto, al genere (e allo stile): la pittura riflette l’impatto del Rinascimento classico e dell’astratto contemporaneo. Pullano è dell’opinione che il processo creativo artistico debba essere eseguito il più spesso possibile dal vivo, anche con musica tematica.
Inoltre, si dedica a spettacoli di pittura dal vivo in mostre, eventi di gala e cerimonie di raccolta fondi di beneficenza.
Nel 2015, l’allora Congresso Nazionale Canadese Italiano gli ha commissionato la creazione di un dipinto per celebrare il Mese del Patrimonio Italiano.
Per lui era/è importante catturare su un’unica piattaforma alcune, non tutte, le rappresentazioni iconiche di ciò che ha definito la cultura italiana nel corso dei millenni nell’Arte, nell’Architettura, nella Scultura, nella Musica, nella Scrittura e così via.
Dopo riflessioni e schizzi, ha deciso gli individui e gli eventi/luoghi che richiamano la mente di tutti a ciò che è Patrimonio Italiano – per estensione, ora Italo-Canadese -, raffigurando su un dipinto a olio le più grandi icone italiane che rappresentano la cultura italiana: Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Giuseppe Verdi, Michelangelo (attraverso la statua del David), Botticelli (attraverso il volto della Primavera dal suo dipinto Primavera), Raffaello (attraverso le Tre Grazie), il Carnevale di Venezia e l’Opera tutti sorretti nel dipinto da una scena di gondola sorretta da un filo di fiori con la foglia d’acero canadese, il Trillium dell’Ontario e una tavolozza d’artista.
Qui sopra, l’artista all’opera durante il “15-Minute Art Challenge”; nella foto in alto, l’opera di Anthony Pullano per l’Italian Heritage Month