Canada

Affluenza record nel voto anticipato, ultima settimana di campagna elettorale

TORONTO – Affluenza record nei dati preliminari del voto anticipato. Elections Canada infatti ha fornito i numeri del primo dei quattro giorni da venerdì scorso a ieri nei quali è stata data la possibilità ai canadesi di votare preliminarmente ai seggi federali. Ebbene, l’agenzia deputata al controllo del regolare svolgimento delle elezioni, ha fatto sapere che in un giorno hanno votato circa 2 milioni di elettori, un numero mai raggiunto nelle precedenti tornate elettorali.

Certo, mancano i dati definitivi che saranno comunicati solamente oggi, ma le premesse confermano come quelle del 2025 potrebbero essere elezioni caratterizzati dal ritorno in massa degli elettori ai seggi elettorali, a differenza delle ultime tornate che invece hanno registrato un interesse piuttosto modesto. Nel 2021, infatti, i dati definitivi parlano di un’a uenza finale del 62,3 per cento, nel 2019 del 67 per cento, nel 2015 del 68,3 per cento e nel 2011 del 61,1 per cento.

Vista l’importanza della posta in gioco, con la guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti e con la minaccia dei dazi doganali americani che rischiano di far sprofondare la nostra economia nella recessione, si prevede che l’affluenza finale delle elezioni di lunedì prossimo possa sfondare agilmente il tetto del 70 per cento degli aventi diritto.

L’ultima volta è stata nelle elezioni del 1992, mentre il record assoluto dell’affluenza nelle elezioni federali canadesi è del 1963, quando votò il 79,2 per cento degli aventi diritto.

Per i partiti e i candidati in corsa, è iniziata ieri l’ultima settimana di campagna elettorale. Messi da parte i due dibattiti, in francese e in inglese, svoltisi a Montreal, i leader di partito hanno continuato i loro tour elettorali con l’obiettivo di accaparrarsi il sostegno degli elettori indecisi. Il leader liberale Mark Carney ieri ha fatto campagna elettorale nella Prince Edward Island, il suo avversario Pierre Poilievre ha puntato invece ancora una volta la Greater Toronto Area con un comizio a Scarborough, mentre il leader dell’Ndp Jagmeet Singh è rimasto in British Columbia.

Per quello che riguarda i sondaggi, queste elezioni si confermerebbero come una corsa a due tra i liberali e i conservatori, con l’Ndp in netta difficoltà e con il Bloc Quebecois in recupero nella provincia francofona. Secondo Research Co. i liberali godono di un vantaggio del 5 per cento, posizionandosi al 43 per cento contro il 38 per cento del Partito Conservatore, con l’Ndp all’9 per cento.

Per Mainstreet Research, invece, i due principali partiti si troverebbero appaiati al 41 per cento, mentre i neodemocratici non andrebbero oltre il 6 per cento delle intenzioni voto. Liaison Strategies parla di un distacco di 6 punti percentuali, con i grit di Carney a quota 43 per cento e i tory di Poilievre al 37 per cento mentre secondo Nanos Research il vantaggio del primo ministro uscente è di 7,4 punti percentuali.

Si tratta comunque di valori che lasciano le porte aperte ad un possibile esito positivo per i primi due partiti, mentre l’Ndp appare completamente tagliato fuori, in lotta per la sua sopravvivenza parlamentare alla House of Commons.

Nella foto in alto, un seggio elettorale (foto Elections Canada)

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