Addio a Frank Caprio, il migliore dei giudici. Italiane le sue radici

PROVIDENCE (Usa) – “Il giudice Frank Caprio è mancato serenamente all’età di 88 anni dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro il cancro al pancreas…” …la notizia è apparsa ieri sui social media del giudice forse più famoso al mondo: Frank Caprio. Era una vera e propria star, meritatamente, grazie al suo comportamento, inconsueto, in quell’aula di tribunale nella quale aveva trascorso gran parte della sua vita.

Inconsueto, perché Frank era compassionevole e comprensivo nei confronti di chi si ritrovava “alla sbarra” per infrazioni non gravissime e magari senza un centesimo per pagare la contravvenzione. E lui cercava di capire, chiedeva, scavava, sempre con tatto e gentilezza. Con il sorriso. E poi, una volta compresa la situazione, spesso di grande difficoltà, di chi si trovava di fronte a lui, cercava una soluzione umana: una multa simbolica, oppure un semplice richiamo. Oppure niente o, addirittura, un aiuto concreto.

“Amato per la sua compassione, umiltà e per l’incrollabile fede nella bontà delle persone, il giudice Caprio ha toccato la vita di milioni di persone attraverso il suo lavoro in tribunale e non solo. Il suo calore, il suo umorismo e la sua gentilezza hanno lasciato un segno indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto” prosegue il messaggio sul web. “Sarà ricordato non solo come un giudice stimato, ma anche come un marito, padre, nonno, bisnonno e amico devoto. La sua eredità vive negli innumerevoli atti di gentilezza che ha ispirato. In suo onore, che ognuno di noi si impegni a portare un po’ più di compassione nel mondo, proprio come faceva lui ogni giorno”.

Caprio è stato giudice capo del tribunale municipale della città di Providence, nello Stato del Rhode Island, e precedentemente direttore del Consiglio dei Governatori del Rhode Island. Il grande pubblico lo ha conosciuto quando i processi da lui presieduti hanno iniziato ad essere trasmessi dal programma televisivo “Caught in Providence”: una decina di anni fa, dopo essere finiti su YouTube, i video girati nella sua aula di giustizia sono diventati virali con milioni di visite e tuttora continuano a circolare su tutti i social network, con centinaia di migliaia di visualizzazioni e commenti.

Frank era nato a Providence, Rhode Island, da una famiglia di umili origini italiane: era figlio di Antonio Caprio, venditore ambulante partito da Teano (in provincia di Caserta) in cerca di fortuna, e di Filomena Dello Iacono, figlia di immigrati. L’infanzia di Frank fu segnata da lavori umili, come lavapiatti e lustrascarpe, ma anche da determinazione e talento: nel 1953 vinse il titolo nazionale di wrestling e, dopo gli studi in storia ed educazione civica al Providence College, conseguì la laurea in giurisprudenza alla Suffolk University di Boston. La sua carriera legale fu segnata da un impegno costante a rendere la giustizia accessibile, nonché umana. Caprio lascia in eredità un esempio di umanità e bontà che continua a vivere negli atti di gentilezza che ha saputo ispirare.

La città di Teano, dove si era recato per riscoprire le proprie radici e vedere di persona i luoghi nei quali era cresciuto suo padre (nella foto in alto, dalla sua pagina Facebook, una delle sue visite), lo ricorda come “un figlio della propria terra che, pur raggiungendo fama internazionale, non ha mai smesso di sentirsi parte della comunità delle sue radici”.

“Per i teanesi – scrive Caserta News (qui) – era semplicemente Francesco Caprio, il magistrato dal volto umano che, con il suo stile unico in aula, ha saputo conquistare milioni di persone in tutto il mondo. Calore, umorismo, compassione e una fede incrollabile nella bontà dell’uomo: queste le doti che lo hanno reso indimenticabile”.

Poche ore prima di morire, Frank aveva pubblicato un video sui propri social media, chiedendo ai fan di pregare per lui: “Vi chiedo – se potete – di pregare per me. Credo nel potere della preghiera. Penso che l’Onnipotente ci protegga dall’alto, perciò ricordatevi di me per favore”. Tranquillo, Frank: sarà facile ricordare un così grande campione di umanità.

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