Niente benefit e stipendio invariato: 1 canadese su 3 vuol cambiare lavoro nel 2026
TORONTO – Un numero sempre maggiore di professionisti in Canada sta valutando un cambio di lavoro nel 2026. Secondo una nuova ricerca della società di consulenza e recruiting “Robert Half” (qui), circa un terzo dei lavoratori occupati (il 33%) prevede di cercare una nuova posizione nella prima metà dell’anno, in aumento rispetto al 26% registrato nell’estate del 2025.
Il sondaggio, condotto tra novembre e dicembre su quasi duemila lavoratori e persone in cerca di occupazione, segnala un ritorno dell’ottimismo dopo un periodo segnato da incertezza economica e tensioni globali. Secondo gli esperti, molti professionisti che avevano rimandato decisioni importanti nel corso del 2025 ora si sentono più sicuri nel rimettersi in gioco.
Alla base della voglia di cambiare c’è soprattutto l’assenza di benefit e vantaggi aziendali, indicata come principale motivazione dal 33% degli intervistati. Seguono la retribuzione (31%) e la mancanza di opportunità di crescita professionale nel ruolo attuale (23%). Un segnale chiaro, secondo “Robert Half”, di quanto flessibilità, stipendi adeguati e possibilità di carriera siano diventati elementi centrali nelle scelte lavorative.
“Molti professionisti hanno scelto di non cambiare lavoro nel corso del 2025 a causa dell’incertezza economica e globale, ma segnali di maggiore cambiamento si stanno manifestando all’inizio del 2026”, affermato Koula Vasilopoulos, Senior Managing Director di “Robert Half”, Canada. “I lavoratori stanno ancora una volta sottolineando il valore che attribuiscono ai benefit, ai vantaggi come la flessibilità, gli stipendi competitivi e la crescita professionale, e si sentono meno propensi rispetto all’anno scorso a rimanere in aziende che non offrono questi elementi essenziali”.
A trainare questo nuovo dinamismo sono in particolare i professionisti del settore tecnologico ed i lavoratori della cosiddetta Generazione Z (cioè i giovani nati indicativamente tra la metà degli anni ’90 e i primi anni 2010): oltre il 40 per cento di questi gruppi ha dichiarato di essere intenzionato a cercare un nuovo impiego nel corso del prossimo anno. Il comparto tech, nonostante le trasformazioni legate all’intelligenza artificiale, continua dunque ad essere uno dei principali motori del cambiamento nel mercato del lavoro.
Non mancano però le difficoltà. Un’indagine parallela condotta dalla stessa società di un campione di 350 persone in cerca di lavoro, evidenzia che oltre sei candidati su dieci si aspettano una ricerca più lunga rispetto al passato. Tra gli ostacoli principali figurano l’elevata concorrenza per le posizioni aperte, la difficoltà di trovare un ambiente di lavoro in linea con le proprie aspettative, la complessità nel valorizzare le proprie competenze e processi di selezione sempre più lunghi.
Gli esperti della “Robert Half” consigliano ai candidati di prepararsi con attenzione: mantenere le competenze aggiornate, curare il proprio profilo digitale e investire nel networking sono passaggi fondamentali per distinguersi. Allo stesso tempo, viene sottolineata l’importanza di valutare con attenzione le opportunità offerte dalle aziende, per assicurarsi che il prossimo passo professionale sia davvero in linea con le proprie esigenze e obiettivi.
Foto di Vitaly Gariev da Unsplash
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