Il Commento

Provveditorati, tempi duri per i direttori

TORONTO – Il Ministro dell’Istruzione Paul Calandra continua a spiazzare gli osservatori pubblici con le sue osservazioni e azioni in materia di istruzione, sei mesi dopo aver posto quattro Provveditorati scolastici sotto supervisione. Aveva ottenuto l’approvazione pubblica quando, a seguito di indagini (rapide “verifiche finanziarie” effettuate da società di revisione contabile) sulla condotta di tali Provveditorati. Gli investigatori avevano denunciato cattiva gestione, decisioni discutibili che mettevano a rischio la salute finanziaria dei provveditorati e deficit crescenti come fattori scatenanti per l’intervento del Ministero.

Due di questi Provveditorati, i più grandi per iscrizioni d’allievi e consumo di dollari per l’istruzione nella provincia (circa 4,5 miliardi di dollari all’anno secondo l’Ontario Education Reports, 2024-25), erano/sono considerati trasgressori particolarmente gravi. Si può sostenere che siano pieni di “personale senior” – sovrintendenti – i cui stipendi mensili superavano i 20.000-25.000 dollari, più benefit e ferie, e la cui “leadership”, giudicata in base ai risultati e alla qualità delle decisioni fornite dalla loro “guida”, sarebbe, nella migliore delle ipotesi, sospetta.

Certo, si tratta di un approccio forse superficiale. Negli ultimi anni, il Provveditorato pubblico di Toronto si è affermato come un’istituzione modellata sul film hollywoodiano del 1955 che condannava l’istruzione in America, “The Blackboard Jungle“, con Sidney Poitier e Glenn Ford. Il consiglio cattolico si era distinto, tra gli altri fattori, per essere riuscito a trasformare un surplus di 100 milioni di dollari in un deficit di 75 milioni di dollari in dieci mesi!

Il Ministro Calandra ha convinto il Consiglio Esecutivo della Provincia (composto da colleghi di governo e dal Luogotenente Governatore) che la situazione in quei consigli era così grave che le questioni relative all’istruzione (politiche e operative) avrebbero dovuto essere affidate esclusivamente a lui.

Niente più direttori e personale senior a “deviare” fondi pubblici verso temi e progetti che non migliorano la “salute educativa” degli studenti. Molti dei nostri lettori pensano che abbia fatto bene a farlo.

Tranne che…

Essendo l’Ontario, fino alla scorsa settimana, nessun direttore è stato licenziato né ha visto diminuire il proprio stipendio a causa delle indagini o dei dettami del Ministro. I fiduciari, che non prendono decisioni a vuoto – di fatto non potevano prendere le decisioni operative che hanno suscitato l’ira di Calandra – sono stati sollevati dall’autorità che sosteneva i loro ruoli operativi.

Il Ministro Calandra ha insistito sul fatto che “tutto” dovesse passare attraverso il suo commissario designato, tranne le questioni confessionali, come nel caso dei fiduciari delle scuole cattoliche, la cui posizione unica è tutelata dalla Costituzione. Ma la mancanza di giudizio non lo è.

La scorsa settimana, alcuni insegnanti di quei Provveditorati devono aver attirato l’ira dei rispettivi commissari quando hanno permesso ai loro studenti di preparare e tenere “concerti” completamente privi di temi stagionali. Il Direttore del Provveditorato pubblico è stato mandato via.

Il Direttore del Provveditorato cattolico, che non ha alcuna autorità sui fiduciari cattolici, ha convocato una riunione del Consiglio, su richiesta del commissario (sebbene nessuno sia riuscito a vedere alcuna comunicazione di autorizzazione recante la sua firma), per affrontare due questioni confessionali: il cambio di nome di una scuola e la selezione di un nuovo Presidente del Consiglio – quest’ultimo un esercizio annuale.

I lettori possono dedurre ciò che vogliono. La prova audio del “dibattito” suggerisce un rifiuto quasi totale della capacità del direttore di guidare il Consiglio sull’ordine del giorno e sul procedimento. L’umore prevalente tra i fiduciari era quello di dimostrare e attuare il cambiamento. Sembravano indicare che i vari leader-autori al timone quando il Ministro lanciò la sua campagna per la riforma dell’istruzione, fossero i colpevoli.

Amico del Direttore, l’ex Presidente ha attirato critiche per i suoi battibecchi pubblici con il Ministro ed è stato nettamente respinto nella sua candidatura per la rielezione. Daniel Di Giorgio è ora il Presidente di riferimento del Ministro Calandra, spianando la strada all’azione decisiva dimostrata al Toronto Public.

Non è un periodo felice per i Direttori. Il leader della York Catholic è stato messo in congedo amministrativo in attesa della “decisione finale”. Il suo consigliere? Il Direttore del Toronto Catholic.

Nelle foto, da sinistra in alto, in senso orario: Paul Calandra, Rohit Gupta, Clayton La Touche e Frank Benedetto; a fianco, Brendan Brown (foto dai vari profili social e dai siti dei Provveditorati)

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