Istruzione: cosa c’è di nuovo o di “autentico”?
TORONTO – La nomina del Ministro Calandra al dicastero dell’Istruzione, il secondo dipartimento più grande della Provincia, è iniziata con il botto e grandi promesse la scorsa primavera. Il messaggio era chiaro: niente fronzoli, ritorno all’essenziale, orientamento della didattica, responsabilità verso i genitori, trasparenza nelle spese e rendicontazione.
La struttura di governance dei Provveditorati è stata messa in discussione quasi immediatamente. I fiduciari eletti (trustee) sono stati i primi a essere presi di mira. Quattro (ora di più) Provveditorati sono stati posti “sotto commissariamento”; il commissario sarebbe ora l’autorità finale per tutte le questioni operative, siano esse accademiche, strutturali, relative alle risorse umane o ai servizi di supporto. Le sue credenziali pedagogiche e la sua esperienza non erano/sono considerate essenziali per il compito da svolgere.
Ma lui lo sa che i fiduciari potrebbero essere responsabili della politica/filosofia – almeno in teoria, finché non sono stati ridicolizzati, umiliati e privati della loro autorità dal processo di commmissariamento. Ha ragione, sostenevano alcuni, dato il caotico contesto sociale in cui alcune scuole un tempo venerabili erano state ridotte per far posto al movimento della controcultura.
Il premier e il ministro si sono precipitati a precisare, in una mossa preventiva, che non erano interessati a sovvertire i diritti costituzionalmente garantiti per i sudditi cattolici di Sua Maestà, anglofoni o francofoni, quando hanno fatto visita al neo-investito cardinale. Hanno confermato i diritti confessionali dei cattolici (che, secondo l’ultimo censimento, rappresentano ancora la più grande comunità religiosa in Ontario, con il 22% della popolazione) e, in una lettera di follow-up del ministro ai Consigli interessati, hanno assicurato che il ministro avrebbe potuto/avrebbe continuato a consultarsi con i fiduciari su questioni di natura confessionale.
Un membro del consiglio dei trustee, che pensava fosse tutto uno scherzo di cattivo gusto, ha replicato che tutto ciò che facciamo è “confessionale” (enfasi aggiunta). Ah! Ah! Forse. Gli artefici della costruzione o dell’erosione di questi diritti sono gli stessi amministratori (dai direttori al personale senior in giù) incaricati delle responsabilità operative dei consigli e dei loro dipendenti. Indovinate un po’? Nessuno di loro è stato licenziato! Eppure, l’eliminazione dei membri del consiglio dei fiduciari ha liberato molte “ore di lavoro” di chiacchiere inutili e controproducenti.
Il Fraser Institute ha recentemente pubblicato la sua classifica sulla sostenibilità accademica delle scuole superiori in Ontario. C’è da piangere! Leggendo i risultati, alcuni genitori, cattolici o meno, dovrebbero seriamente considerare di intentare una class action contro i consigli di amministrazione e gli amministratori la cui competenza ha portato a quei risultati. I punteggi medi e mediani in matematica e lingua, utilizzati per indicare il raggiungimento o meno degli obiettivi ministeriali e sociali, sono pietosamente bassi. Questi stessi Provveditorati stanno facendo causa a Google e ad altri per danni arrecati ai propri studenti.
Gli obiettivi socio-culturali dei valori cattolici alla base dei radicati diritti confessionali/costituzionali dei genitori cattolici sono stati lasciati nelle mani degli stessi derelitti che hanno trasformato un surplus di 100 milioni di dollari in un deficit di 75 milioni di dollari in un Provveditorato in un periodo di dieci mesi. No, non sono stati i fiduciari. Sono loro a votare su ciò che viene loro presentato. I fiduciari e l’Arcidiocesi sono i difensori e i promotori dell’etica cattolica, nel bene e nel male.
Nelle ultime settimane, come da copia della lettera che potete leggere qui, alcune maestre della scuola cattolica “Our Lady of Sorrows” (insegnanti di bambini di età inferiore agli otto anni) si sono preparate a “dipingere la città” con un riconoscimento che è un autentico riflesso (un recente lessico di inclusione) dei valori familiari nella comunità scolastica: Kwanzaa, Hanukkah, Las Posadas, le tradizioni natalizie francesi o il Ramadan.
Questa è una scuola cattolica? Nessuno ha risposto alla nostra domanda. Tuttavia, gli insegnanti (?) si vantano che questa sarebbe una fantastica opportunità per “dare vita agli obiettivi di equità della nostra scuola, ovvero fornire specchi, finestre e porte scorrevoli“. Il riferimento è a una pubblicazione, un’opera metaforica sulla comprensione della diversità – il razzismo – pubblicata nel 1990 da Rudine Sims Bishop, Professoressa Emerita [ora] alla Ohio State University.
Si suppone che non sia mai troppo presto per i bambini di otto anni per sperimentare la discriminazione nei confronti degli altri nei quartieri poveri americani.
Traduzione in Italiano dall’originale in Inglese a cura di Marzio Pelù
In alto: il ministro dell’Istruzione dell’Ontario, Paul Calandra (foto dalla sua pagina Twitter X – @PaulCalandra)

