Canada

L’economia regge, ma resta il nodo Cusma

TORONTO – Crollo occupazionale, inflazione alle stelle, recessione, potere d’acquisto delle famiglie in picchiata, economia in ginocchio. Era questo lo scenario dipinto nei mesi scorsi da un nutrito gruppo di economisti che ci raccontavano le probabili conseguenze e implicazioni della guerra commerciale con gli Stati Uniti scatenata da Donald Trump.

Per ora il dato sorprendente è che la nostra economia continua a dimostrarsi molto più solida e resiliente rispetto alle previsioni, capace di assorbire l’onda d’urto e le scosse di assestamento provocate dai dazi americani.

In realtà a tenere in piedi la nostra economia e con essa numerosi settori chiave del tessuto produttivo canadese è l’accordo di libero scambio tra Canada, Stati Uniti e Messico (Cusma) che nella sostanza fa da ombrello protettivo a circa l’85 per cento di tutte le merci e prodotti che vengono esportati dal Canada negli Stati Uniti.

Le esportazioni canadesi verso gli Stati Uniti che non sono conformi all’Accordo Canada-USA-Messico devono subire dazi del 35 per cento.

C’è una tariffa del 10 per cento su potassa ed energia non conformi alla Cusma, un dazio del 50 per cento su tutte le esportazioni canadesi di acciaio, alluminio e rame negli Stati Uniti e una tariffa del 25 per cento su (contenuto non statunitense) in auto e camion leggeri. I ricambi auto non conformi alla Cusma devono affrontare un ulteriore dazio del 25 per cento, mentre il legname tenero è soggetto a tariffe di circa il 35 per cento.

Ma è proprio su questa situazione che il governo canadese sta cercando di trovare la quadra, anche in vista di una minaccia ben più grave che è rappresentata dal prossimo riavvio del negoziato sul Cusma stesso, che per regolamento deve appunto essere rivisto e ridiscusso dai tre Stati contraenti nel 2026.

Ecco allora che secondo alcuni analisti è proprio lì che Trump sta preparando la trappola al Canada: il rischio di un sostanziale svuotamento dei contenuti dell’accordo di libero scambio è davvero pesante e senza il Cusma la nostra economia non potrebbe più reggere al peso dei dazi americani.

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