Canada

Canadesi sempre più preoccupati
su economia e costo della vita

TORONTO – Crescono le preoccupazioni dei canadesi per la nostra economia. La conferma arriva dall’istantanea scattata da Pollara con un sondaggio presentato ieri nel quale si mette in luce come la stragrande maggioranza dei cittadini viva con un forte senso di pessimismo questa fase, con le difficoltà che sono destinate a durare anche nell’immediato futuro.

Nel sondaggio di Pollara, studio demoscopico annuale fatto su un campione rappresentativo di 4mila intervistati, si sottolinea come i canadesi non siano stati mai così pessimisti negli ultimi 14 anni. Più di otto intervistati su dieci (83 per cento) ritengono che l’economia canadese sia in recessione, 17 punti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Non stiamo parlando ovviamente di recessione tecnica – che avviene solamente quando l’economia di un Paese registra due trimestri consecutivi di contrazione nella crescita – ma di recessione reale, con i prezzi alle stelle e gli affanni per arrivare a fine mese.

Il 66 per cento del campione, inoltre, si dice “preoccupato” riguardo la situazione economica: nel 2022 questo dato si fermava al 57 per cento. Ma non è solo lo stato attuale delle cose a destare preoccupazione, ma anche le prospettive per i prossimi mesi.

La maggioranza dei canadesi (il 56 per cento) si aspetta che l’economia peggiori nell’arco dei prossimi dodici mesi, con solo il 14% che si aspetta che migliori. I canadesi prevedono inoltre che l’economia globale subirà un’ulteriore regressione l’anno prossimo (54 per cento).

Quattro canadesi su dieci (38 per cento) sentono che stanno perdendo terreno quando si tratta delle loro finanze personali, un aumento di 13 punti rispetto allo scorso anno. Era dal 2008 che così tanti canadesi non ammettevano le proprie difficoltà finanziarie.

Sebbene i canadesi non siano così negativi riguardo alle loro finanze personali come all’economia del paese, la maggioranza (52 per cento) è preoccupata per la propria situazione finanziaria, rispetto al 41 per cento dello scorso anno.

Il costo del cibo è il più grande punto di stress per i canadesi, con il 46% che lo considera una delle principali fonti di preoccupazioni. Nell’arco dell’ultimo anno, infatti, abbiamo assistito a un’impennata senza precedenti del costo della vita, in particolare degli alimenti e degli altri prodotti che compongono il carrello della spesa. E se a livello generale a dicembre l’ondata inflattiva ha subito una battuta d’arresto, dall’altro i beni alimentari hanno continuato a registrare prezzi record, con un aumento medio superiore al 10 per cento su base annua.

Oltre ai beni alimentari preoccupano le spese di alloggio (34 per cento) e il costo della benzina alla pompa (30 per cento).

Nonostante il loro pessimismo sull’economia canadese, i canadesi sono fiduciosi sulla sicurezza del loro lavoro.

Solo uno su cinque crede che sia probabile che loro o qualcuno nella loro famiglia perderà il lavoro nei prossimi 12 mesi. In questo momento il tasso di disoccupazione in Canada è sceso al 5 per cento e a dicembre sono stati creati – secondo StatsCan – 104mila nuovi posti di lavoro.

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