Canada

Ontario, dal 1° marzo
bye bye green pass

TORONTO – Prosegue spedito il piano di allentamento delle restrizioni dell’Ontario che giovedì, con quattro giorni prima del previsto, passerà alla fase successiva mentre dal 1º marzo verrà eliminato il passaporto vaccinale contro il Covid-19.

Lo ha annunciato il premier della provincia Doug Ford, assieme al ministro della Salute Christine Elliott e al Chief medical officer of health Kieran Moore, mettendo in chiaro che “le decisioni sono state prese sulla base delle raccomandazioni del direttore sanitario della provincia”. “Considerato quanto bene l’Ontario ha reagito durante l’ondata Omicron, siamo in grado di accelerare il nostro piano di riapertura – ha affermato Ford – questa è un’ottima notizia e un segno dei progressi fatti insieme nella nostra lotta contro il virus. Anche se non siamo ancora fuori pericolo, ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

A partire dal 17 febbraio, i limiti di assembramento sociale aumenteranno a 50 persone al chiuso e 100 negli spazi aperti. I limiti di capienza saranno revocati nella maggior parte delle strutture pubbliche al chiuso in cui è richiesta la prova della vaccinazione: ciò include ristoranti, spazi per riunioni ed eventi, impianti da gioco e “aree non spettatori” di palestre e cinema.

La capienza di posti a sedere nei luoghi dello sport e concerti, nonché nei cinema, sarà del 50%.In ambienti ad alto rischio come discoteche, ristoranti con piste da ballo, stabilimenti balneari e sex club, la capienza interna è del 25%: qui è richiesta prova dello stato di vaccinazione.

Per i servizi religiosi al chiuso che richiedono il certificato vaccinale, sono stati revocati i limiti di capienza. Se non è richiesta la prova della vaccinazione, la struttura potrebbe ospitare qualunque numero di persone purché sia possibile rispettare il distanziamento fisico.

Per quel che concerne i negozi di alimentari, farmacie e negozi al dettaglio, i limiti di capacità saranno limitati al “numero di persone che possono mantenere una distanza fisica di due metri”.

Per quel che riguarda l’obbligo di vaccinazione, Ford ha anche annunciato che in tutte le attività non essenziali sarà revocato il ​​1º marzo. In questa data i limiti di capacità saranno revocati anche in tutti i luoghi al coperto. Con circa il 92% degli abitanti dell’Ontario di età pari o superiore a 12 anni con almeno due dosi di vaccino Covid-19 e il numero di pazienti in ospedale in calo, il dottor Kieran Moore, ha aggiunto che la provincia non ha più bisogno di certificati di vaccinazione. “Ha servito al suo scopo – ha detto Moore – ringrazio tutte le aziende e le comunità che lo hanno utilizzato, così come tutti i cittadini e che hanno caricato i loro codici QR e i loro passaporti. Ma secondo noi, visto come sta procedendo l’epidemia, al 1º marzo non sarà più necessario”.

Tuttavia, i funzionari hanno affermato che ciò accadrà solo “se gli indicatori della salute pubblica e del sistema sanitario continueranno a migliorare”. “Siamo in grado di fare questo passo grazie a ciascuno di voi, alle nostre infermiere, ai nostri medici, agli operatori ospedalieri, a ogni singola persona che si è offerta volontaria in una clinica vaccinale e ogni singola persona che ha avuto un ruolo in questa lotta – ha detto Ford – e vorrei essere molto chiaro, ci stiamo muovendo in questa direzione perché è sicuro farlo”. “Per ora – ha aggiunto il premier Ford – i requisiti vaccinali rimarranno in vigore in settori come quello dell’assistenza a lunga degenza e l’assistenza sanitaria”.

Non è stata una decisione, questa di togliere altre restrizioni, influenzata dalle proteste dei camionisti e dei gruppi no vax ad Ottawa ed Windsor in particolare.

Ford ha sottolineato che l’accelerazione del programma di riapertura è stata effettuata “nonostante” le proteste in corso in tutta la provincia contro la certificazione vaccinale e non a causa di alcuna pressione politica per revocare le misure per contenere il Covid-19. “Era in atto molto prima delle proteste”, ha detto.

Nella capitale le proteste sono arrivate alla terza settimana, mentre l’Ambassador Bridge a Windsor ha finalmente riaperto ieri dopo una manifestazione durata una settimana che ha interrotto il traffico e impedito il commercio. “Faremo in modo di tornare alla normalità il più rapidamente possibile. Ancora una volta, nonostante le occupazioni, continueremo ad assicurarci di avere qui in Ontario un ambiente sicuro per le aziende affinché possano fare affari e condurre le proprie attività commerciali”, ha affermato Ford.

L’obbligo della mascherina rimarrà comunque in vigore e le aziende, se lo desiderano, possono scegliere di continuare a richiedere il certificato che prova l’avvenuta vaccinazione. Inoltre, a partire da venerdì, i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni potranno beneficiare delle dosi di richiamo del vaccino contro il Covid.

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