Il Commento

Aperto per gli affari
ma non per la scuola

TORONTO – Il classico “ragazzo ricco”, Stephen Lecce, anche ministro dell’Istruzione, viene identificato, da un quotidiano di Toronto, come il “nome di punta” per sostituire la screditata Dundas Street a Toronto (e altri luoghi) dove la “sensibilità” per gli errori del passato sostituirà l’obbligo di sviluppare politiche razionali per il futuro. Il signor Lecce è impegnato e dedicato al cercare di stabilire le sue credenziali come modello che incarna la comunità non binaria. La sua manifesta ambizione cinica è diventata bersaglio per il ridicolo e la denigrazione.

Una critica/docente presso l’Ontario Institute for Studies in Education si riferisce alle sue credenziali come a quelle di “un esperto di comunicazione 32enne”. A giudicare dall’inclinazione “progressista” della sua scrittura, sembrerebbe per Lecce un’alleata naturale. Invece, di sicuro non ne è rimasta affatto impressionata. Ma almeno non l’ha congedato come semplice “lecchino” del Premier, come ha fatto il suddetto quotidiano di Toronto.

Alcuni lettori hanno richiamato l’attenzione sulla definizione più pedestre – volgare – del termine “A** – Kisser” (lecca-c…), descrizione probabilmente più vicina all’intenzione della disposizione editoriale poco favorevole preferita da quella pubblicazione verso gli italo canadesi.

Il periodico non è noto per un approccio equilibrato alla comunità italiana. I lettori offesi, indignati dall’insulto percepito, vorrebbero che ci precipitassimo in sua difesa.

Chiediamo perdono per essere stati lenti nel segno. Sotto la gestione di Lecce, l’educazione dei nostri figli non è mai stata peggiore. Le scuole sono state effettivamente chiuse all’apprendimento di persona dal marzo del 2019. Sotto la sua “direzione”, i Consigli scolastici hanno aperto poi chiuso le scuole per capriccio, usando finzione e propaganda o una falsa interpretazione di referti medici. I loro programmi di apprendimento a distanza ad hoc sono stati, per usare un eufemismo, una presa in giro.

Il Lecce non è riuscito a trovare i soldi per disinfettare, igienizzare gli spazi fisici per ospitare gli studenti. Idem riguardo un programma per coinvolgere gli insegnanti nell’adempimento degli obblighi contrattuali in un ambiente monitorato e rassicurante per i genitori. Diecimila studenti hanno contratto il virus. In altre giurisdizioni del mondo, il mantra è che l’economia non può decollare senza la riapertura delle scuole.

Eppure, l’Ontario non ha un piano pronto per la ripresa delle attività scolastiche, accademiche ed extracurriculari.

Ad oggi, dei dodici sistemi scolastici provinciali/territoriali del paese, l’Ontario si è distinto come l’unico a chiudere completamente i propri servizi.

Su cosa si è concentrato il nostro campione? Se potete crederci, su due temi: uno, l’inclusione e la protezione dei nostri bambini dai trafficanti di esseri umani – che presumibilmente depredano i nostri bambini nelle sue scuole; due, sradicare il razzismo sistemico dalla matematica – i nomi dei colonizzatori greci autori delle teorie geometriche hanno da tempo superato la data di scadenza, immagino… chissà!

Lecce svolge il suo ruolo come se lo Statuto e la Legge sull’istruzione non si applicassero a lui. Inoltre, nel processo, è emerso come il nemico giurato delle scuole cattoliche – “l’uccisore del drago”, per così dire. Tale è la sua impazienza di sostituire chiunque sia/era a capo “dell’agenda progressista”.

I suoi genitori gli hanno comprato un’istruzione scolastica privata. Possono facilmente pagare per sostituire il nome di uno schiavista in una strada con i propri fondi.

Non voglio insinuare che Doug Ford possibilmente gestisca un governo-mercato, ma non credo che sia ciò a cui la maggior parte della cittadinanza pensa quando lui dice: “L’Ontario è aperto agli affari”.

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