Canada

“Prima dose all’80 dei canadesi
entro la fine di giugno”

TORONTO – Creare una prima barriera protettiva per i canadesi contro il Covid-19 entro breve tempo. È questo l’obiettivo delle autorità sanitarie che in questi giorni stanno modificando ancora una volta la tabella di marcia della campagna di vaccinazione di massa nel nostro Paese, in attesa dell’approvazione di un quarto vaccino – quello prodotto dalla Johnson and Johnson – che appare imminente e della distribuzione alle province della prima fornitura di dosi dell’AstraZeneca appena consegnata al Canada.

E questa parziale barriera, secondo numerosi virologi, sarà eretta non appena avremo raggiunto un numero rilevante di cittadini che avrà ricevuto almeno la prima dose del vaccino.

Ora, secondo i calcoli rivisti e aggiornati dalla National Advisory Committee on Immunization (NACI), se non dovessero esserci ulteriori ritardi e incidenti di percorso, entro la fine di giugno l’80 per cento dei canadesi con più di 16 anni di età avrà ricevuto la prima dose, con le fasce più deboli – pazienti delle case di cura a lunga degenza e persone molto anziane – che saranno state invece completamente immunizzate.

I nuovi calcoli, inoltre, si basano solamente sul conteggio delle dosi dei primi due vaccini approvati in Canada dall’ente regolatore, quello della Pfizer e quello di Moderna. Con Astrazeneca e Johnson and Johnson la road map vaccinale del governo dovrebbe subire una significativa accelerazione.

Il cambiamento nelle previsioni delle autorità deriva dalla svolta sulla tempistica delle due iniezioni necessarie per essere immunizzati. Le prime indicazioni per Pfizer e Moderna erano di due-tre settimane di distanza tra la prima dose e l’iniezione di richiamo: dopo una attenta valutazione, in seguito allo studio delle ricerche mediche fatte ad hoc in numerosi Paesi, la National Advisory Committee on Immunization ha deciso di prolungare questo intervallo fino a quattro mesi. Di conseguenza più persone potranno ricevere la prima dose che già rappresenta una barriera significativa contro il Covid-19.

Nel frattempo a Toronto continua il pressing dell’amministrazione cittadina per una graduale apertura dell’economia e un allentamento delle restrizioni attivate dal governo. Anche ieri mattina il sindaco John Tory ha chiesto all’esecutivo guidato dal premier Doug Ford di spostare la città in zona grigia, dando quindi la possibilità a numerosi esercizi commerciali di riaprire dopo il lockdown decretato lo scorso 23 novembre.

“Mi piacerebbe – ha detto – che questo accadesse il prima possibile, anche a partire da sabato, per ridare un minimo di fiato all’economia cittadina. Non si tratterebbe di aperture generalizzate, ma i nostri esercenti hanno bisogno di recuperare almeno in parte quanto hanno perso in questo periodo di chiusure”.

Ieri la cabina di regia del governo ha passato al vaglio ancora una volta i dati relativi all’andamento della curva epidemiologica a Toronto: un annuncio su questo dovrebbe essere fatto oggi pomeriggio da parte del ministro della Sanità Christyne Elliott.

More Articles by the Same Author: