FIRENZE - Imprescindibile per chi ama la lirica, iconico per chi ama il cinema, indimenticabile per chi ci va. È un museo aperto da cinque anni, il più innovativo del mondo: si chiama Fondazione Franco Zeffirelli Onlus e si trova nel cuore di Firenze (nella foto sopra) a un passo da Piazza Signoria, cioè in Piazza San Firenze.
Qui ha sede oggi la testimonianza di quella che è stata la vita di uno dei grandi Maestri del melodramma, del teatro e del cinema italiano e mondiale. La memoria del Maestro Franco Zeffirelli – amatissimo in America – è testimoniata dal questo straordinario museo che porta il suo nome (info: 055 281038; email: ticket@fondazionefrancozeffirelli.com; chiuso dal 9 al 29 agosto).
Situata nell’ex tribunale di Firenze a un passo da Piazza Signoria e dalla Galleria degli Uffizi, la straordinaria Fondazione Franco Zeffirelli Onlus a Firenze si presenta con ben 22 sale espositive nelle quali sono state raccolte in maniera ragionata le opere del grande regista e scenografo, tutte inerenti alla sua immensa attività nel campo dell’opera lirica, del teatro di prosa e del cinema. Raccolte in maniera ragionata le opere del grande regista e scenografo, sono tutte inerenti alla sua attività nel campo dell’opera lirica, del teatro di prosa e del cinema (nelle foto sotto, Zeffirelli con Liz Taylor e Cher).
Il percorso espositivo è stato allestito di concerto all’idea del Maestro dal presidente della Fondazione, il figlio Pippo Zeffirelli, a sua volta regista, che con grande gusto e dedizione quotidiana ha raccolto – e raccoglie – tra queste mura antiche la sua eredità artistica. L’idea e la cifra artistica di Zeffirelli è sempre stata quella di trasmettere ai giovani la conoscenza delle arti dello spettacolo. Non a caso in vita si è infatti sempre circondato di giovani a cui ha passato la sua eredità spirituale grazie alla quale le sue opere liriche sono ancora nella top ten delle più rappresentate al mondo.
Alla Fondazione si possono ammirare circa 500 opere, tra bozzetti di scena, disegni, figurini e costumi, ed è così strutturato: un circuito nuovo innovativo, che nasce dall’intuito dell’ultimo epigono dei grandi del Rinascimento italiano. Firenze si è arricchita – ed ha arricchito l’Italia – di un percorso museale unico al mondo.
«È dedicato alle arti dello spettacolo, abbiamo un luogo dove poter capire come un professionista serio possa anche oggi affrontare il proprio lavoro. Non in maniera superficiale, ma in un modo completo e totale, attraverso la cura dei dettagli che fanno capo a chi ha creato un soggetto. Il nostro museo è contro il formarsi un nucleo di resistenza alla disperazione culturale e alla precarietà, e i giovani lo hanno capito».
«Ogni giorno abbiamo in visita studenti di ogni età – racconta Pippo Zeffirelli (nella foto sopra, con il Maestro) – e la loro visita diventa un punto di riferimento preciso per tutte le professioni, a prescindere dall’arte e l’esempio del Maestro è lampante».
E così è oggi: partendo dalla Sala 1 Visconti dove sono esposti i bozzetti riguardanti l’inizio della carriera e soprattutto la sua collaborazione con Luchino Visconti per il quale firmò le prime scenografie delle opere: “Un tram che si chiama Desiderio” di Tennessee Williams e “Troilo e Cressida” di William Shakespeare nel 1949 e “Tre sorelle” di Anton Céchov 1952. Qui si trovano esposti anche i bozzetti di “Rosalinda o Come vi piace” 1948 (William Shakespeare) con le scene di Salvador Dalì dove Franco Zeffirelli occupa il ruolo di direttore dell’allestimento. Per arrivare alla Sala 22, dove sono ospitate le varie versioni del “Don Giovanni” di Mozart, da quelle del Royal Opera House Londra 1962, Metropolitan Opera House New York 1990, fino all’Arena di Verona 2012.
Fondazione Zeffirelli a Firenze, Italia, il centro della cultura del mondo: qui in quasi quattromila metri quadrati distribuiti su due piani sono questo museo con dieci sale collegate per concerti e laboratori d’arte per un patrimonio artistico da far nascere nel suo solco, futuri artisti e i futuri artigiani dello spettacolo. Grazie all’impegno del presidente Pippo Zeffirelli grande è la suggestività degli allestimenti, che riordinano e danno conto di quasi 70 anni di carriera. L’immenso patrimonio è costituito dai suoi bozzetti, vere e proprie opere d’arte che immortalano le sue idee prima della realizzazione di film o di messinscene teatrali e operistiche. Anche i costumi esposti, immaginati da lui perfino nei sontuosi ricami, sono qui. Una vita artistica lunga settant’anni di meraviglia riferimento per le arti e lo spettacolo. Fondazione Zeffirelli: su due piani sono e altre dieci sale sono collegate per concerti, laboratori d’arte. Ed è anche centro di studi con oltre 10mila volumi della biblioteca (nella foto sopra) di uno dei registi più amati al mondo che, assieme ai suoi bozzetti che hanno illustrato e fatto grande il melodramma italiano, come immenso atto d’amore.
Un luogo da visitare e far visitare perché unico al mondo: un percorso tra i bozzetti dei suoi spettacoli, oltre cento opere liriche e trenta di prosa, i costumi di rappresentazioni che hanno fatto epoca. A Firenze nella sua Fondazione anche il racconto di settant’anni di incontri straordinari tra costumi, cimeli e immagini uniche: Franco Zeffirelli, nato a Firenze il 12 febbraio 1923 (il prossimo anno ricorre il centenario della nascita), è ancora oggi il regista più conosciuto e amato del mondo, tanto che la Fondazione che porta il suo nome ha ottenuto nel 2009 dal Governo italiano il provvedimento di ‘dichiarazione di interesse storico particolarmente importante‘, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Un luogo da conoscere: non perdete l’occasione. «Noi siamo qui – dice Pippo Zeffirelli –. Per dimostrare che nel nome di Franco Zeffirelli esiste un’Italia virtuosa».
Titti Giuliani Foti
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