TORONTO - Lo spauracchio di uno sciopero a poche settimane dalla riapertura delle scuole acquista sempre più forza ogni giorno che passa.
L’Ontario School Board Council of Unions (OSBCU), sindacato che rappresenta 55.000 lavoratori nel settore dell’istruzione, ha presentato un “no-board report” rendendo possibile una serrata nelle scuole della provincia durante la settimana del 23 settembre.
I colloqui sui contratti, ripresi giovedì, continueranno fino a metà mese anche se non sono stati compiuti progressi, ha dichiarato Laura Walton, presidente dell’OSBCU del CUPE.
Secondo Walton, mentre il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ha dichiarato pubblicamente che i finanziamenti per le priorità locali possono essere discussi al tavolo dei negoziati, non sarà di fatto così.
Il finanziamento delle priorità locali comporta una somma di denaro che faceva parte dei contratti precedenti e può essere utilizzata per aumentare il personale nelle scuole ove necessario.
«Dopo aver sentito le parole del ministro eravamo ottimisti ma l’associazione dei trustee ha a.ermato che la loro posizione rimane invariata », ha detto la Walton.
Mentre il CUPE tra circa tre settimane potrà iniziare legalmente un’astensione dal lavoro, un probabile sciopero bianco sarà il primo passo, anche se ai genitori verrà dato un preavviso di cinque giorni per qualsiasi serrata.
Walton ha affermato che il sindacato sta facendo leva sul “no board report” per “utilizzare al meglio gli strumenti disponibili per fare dei progressi nella situazione che al momento è ristagnante”.
Dal canto suo Lecce ha dichiarato di essere “deluso dal fatto che la CUPE abbia deciso di intraprendere questa azione” aggiungendo di essere lieto tuttavia “che sia stato raggiunto un accordo con la CUPE e i consigli scolastici per nominare Bill Kaplan come mediatore”.
«Kaplan è un negoziatore molto preparato. Credo che con l’aiuto di Kaplan, possiamo risolvere le nostre divergenze al tavolo delle trattative in modo che gli studenti possano rimanere in classe. Il mio team è pronto a continuare l’incontro per negoziare un accordo che metta al primo posto i nostri studenti», ha affermato il ministro.
Le parti torneranno al tavolo delle trattative il 16 e 17 settembre: finora i giorni trascorsi a negoziare nel tentativo di giungere a una intesa sono stati 13.
Walton ha affermato in precedenza che il governo e i board sono alla ricerca di concessioni, con la sicurezza del lavoro un aspetto chiave. «Vogliamo essere in grado di fornire servizi agli studenti, e in questo momento siamo ostacolati a causa del numero di licenziamenti dei nostri membri in tutta la provincia», ha aggiunto Walton in un’intervista.
Il sindacato rappresenta, tra gli altri, i lavoratori dell’istruzione tra cui custodi, assistenti e personale amministrativo. La loro ultima azione lavorativa risale al 2015.
Mercoledì scorso, l’Ontario Student Trustees’ Association ha esortato i gruppi di lavoro, i provveditorati e il governo a “continuare a mettere al primo posto gli studenti. Speriamo che gli studenti continuino a rimanere nelle loro classi, il luogo dove è giusto che siano”.
Intanto oggi c’è grande attesa per l’annuncio del ministro Lecce, con Sam Oosterhof, assistente parlamentare del ministro della Pubblica istruzione e Amy Fee, assistente parlamentare del Ministro dell’infanzia, della comunità e dei servizi sociali.
Il mondo della scuola è in subbuglio: i tagli di Ford hanno gettato nello scompiglio i provveditorati che sono stati costretti a eliminare del personale. A pagare, alla fin fine, sono gli insegnanti e il personale rimasto senza lavoro e gli studenti sistemati in classi più affollate.