Scintille al dibattito:
Ford nel mirino
di Horwath e Del Duca

TORONTO – Sanità, economia, istruzione, ambiente. Il tutto con un focus significativo sui problemi e sulle sfide che deve affrontare il Nord dell’Ontario. Sono stati questi i temi principali emersi ieri durante il primo dibattito organizzato a North Bay tra i leader dei partiti in corsa per il voto provinciale del 2 giugno.

Doug Ford ha difeso con forza l’azione di governo e i provvedimenti attivati negli ultimi quattro anni. Steven Del Duca e Andrea Horwath, invece, hanno preso di mira il premier uscente e, allo stesso tempo, hanno presentato due programmi alternativi per il futuro della provincia, Mike Schreiner ha ribadito la necessità di governare tutelando l’ambiente.

Come era facile aspettarsi, i segretari di partito hanno alimentato ognuno una singola e precisa narrazione, un filo conduttore volto ad accaparrarsi il sostegno degli elettori. Per Ford i conservatori “hanno iniziato a rimediare al disastro provocato dai 15 anni precedenti di governo liberale”.

Per Horwath, “i liberali in 15 anni hanno messo in ginocchio la provincia e Ford, negli ultimi 4 anni, non solo ha rimediato, ma ha peggiorato la situazione”.

Per Del Duca, dopo 4 anni di demagogia fordiana al potere, è giunta l’ora di tornare ad avere un governo capace, efficace e pragmatico.

In generale, è stato un dibattito dove i leader hanno cercato di portare continuamente la discussione sul piano provinciale, rispetto alle domande che invece avevano un carattere più locale. Il leader del Progressive Conservative ha sottolineato come a suo avviso sia necessario portare avanti e completare il lavoro iniziato dal suo esecutivo nel 2018. “E loro – ha dichiarato, indicando Del Duca e Horwath – vogliono semplicemente aumentare le tasse. Noi vogliamo invece sviluppare l’economia anche attraverso le risorse che ci sono qui al Nord: più posti di lavoro, più potere d’acquisto, più entrate per la provincia, più risorse da investire”.

E di fronte a un Del Duca che ribadiva come durante il suo mandato Ford si fosse dimenticato del Nord, è stata la Horwath ad incalzare il leader liberale. “Steven – ha detto la segretaria neodemocratica – hai avuto 15 anni per affrontare i problemi del Nord e tu e il tuo governo non l’avete fatto. La verità è che in questo momento serve la sicurezza di un salario minimo, di un piano dentale, di strumenti per limitare l’aumento del costo della vita”.

Un tema particolarmente sentito al Nord, ma che rappresenta una sfida un po’ in tutta la provincia, è quello delle difficoltà nello sviluppo delle politiche abitative, tra l’aumento dei prezzi delle case e la mancanza di abitazioni sufficienti rispetto alla domanda del mercato. “Siamo nel bel mezzo di una crisi abitativa – ha ammesso Del Duca – ecco perché proponiamo di creare l’Ontario Home Building Corporation che servirà a finanziare la costruzione di case a prezzi contenuti”. “La verità è un’altra – ha incalzato Ford – il vero problema è rappresentato dai tempi della burocrazia. Noi ci siamo seduti con le Municipalità per affrontare questo problema. Oggi ci vogliono anche due, tre anni per ottenere un semplice permesso per la costruzione: dobbiamo accorciare questi tempi, altrimenti non potremmo fare nulla”.

Il clima del dibattito si è infiammato quando il discorso è scivolato sul tema delle infrastrutture e dei trasporti. “Ford – ha accusato Del Duca – sta parlando come se non fosse stato al governo negli ultimi quattro anni. Ma la gente non dimentica. Ford vuole spendere 10 miliardi di dollari per costruire un’autostrada di 60 chilometri a Nord di Toronto per far contenti i suoi amici e rendere più ricchi e suoi sostenitori. Noi quei soldi li vogliamo mettere nell’istruzione pubblica”. Un’accusa – quella di voler compiacere i grandi costruttori edili della Gta – che il leader del Progressive Conservative ha rispedito al mittente. “Del Duca si dimentica di aver approvato la cancellazione della maggiore autostrada di questa regione, la Northlander, mentre Horwath si dimentica di aver sostenuto questi tagli. Noi nel nostro programma abbiamo intenzione di costruire strade, autostrade, ponti, infrastrutture: loro non lo vogliono fare”. Parole che hanno fatto scattare la leader dell’Ndp. “I liberali hanno chiuso autostrade e scuole qui al Nord, hanno venduto Hydro One, ma Ford ha avuto quattro anni per intervenire e non lo ha fatto: la situazione è peggiorata”.

Schreiner ha sottolineato ancora una volta come sia necessario aumentare gli stanziamenti per l’ambiente, una chiave per combattere il global warming che indirettamente facilita lo sviluppo delle pandemia. E lo scontro si acceso un’altra volta quando i leader sono stati incalzati sul tema della pandemia. Ford, ovviamente, ha difeso quanto fatto dal suo governo negli ultimi due anni. “Voglio ringraziare i lavoratori in prima linea – ha detto il premier uscente – ricordo il senso di scoramento dei primi giorni, quando sostanzialmente capimmo che ogni giurisdizione sarebbe dovuta andare per conto suo. Ebbene, in due giorni ricevemmo la disponibilità di 26mila aziende dell’Ontario pronte a riconvertire la loro produzione per fornirci Ppe”.

“È stato altissimo il prezzo pagato alla pandemia qui in Ontario – ha ribadito Horwath – tante persone hanno perso i propri cari, il lavoro, hanno dovuto chiudere la propria attività. A differenza di Ford, io avrei protetto i residenti delle case di cura a lunga degenza: ne sono morti oltre 4.400 quando invece il governo li avrebbe dovuti proteggere”.

“Sono letteralmente scioccato e deluso – ha risposto Ford – dalle parole che sto sentendo su questo palco. Durante la pandemia abbiamo avuto un grande grado di collaborazione con le amministrazioni locali e soprattutto con il governo federale, mettendo da parte le divisioni di partito”.

Del Duca, invece, su questo tema ha proposto la creazione di una commissione d’inchiesta per fare luce su quanto accaduto in questi due anni di pandemia. “Ma non si tratta di una caccia alle streghe – ha sottolineato – dobbiamo cercare di capire, per avere una strategia che ci protegga contro possibili future pandemie, o per la crisi ambientale o contro i disastri naturali”.

L’ultimo affondo è stato quello di Ford. “Agli elettori dico solo una cosa: se volete votare per chi vi alzerà le tasse, per chi non farà nulla su scuola e sanità, per chi presenterà sempre scuse, tra Ndp e liberali avrete solo l’imbarazzo della scelta”.

Nella foto in alto, da sinistra: Steven Del Duca, Doug Ford, Andrea Horwath e Mike Schreiner

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