Ricchezza e povertà, si allarga la forbice in Canada

di Francesco Veronesi del 1 August 2018

TORONTO - Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. Continua ad allargarsi la forbice tra le fasce più abbienti della popolazione e quelle che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Lo conferma un rapporto presentato ieri dal Canadian Centre for Policy Alternatives nel quale viene posta l’attenzione sul progressivo arricchimento delle 87 principali “dinastie” del nostro Paese. I numeri presenti nello studio sono scioccanti. Andando a sommare il patrimonio netto di questi 87 gruppi familiari, si arriva alla stratosferica cifra di 259 miliardi di dollari.
Che corrisponde - prosegue lo studio, che tiene in considerazione le analisi pubblicate su Forbes relative al 2016 - grossomodo al patrimonio dei 12 milioni di canadesi più poveri. La ricchezza complessiva dei “paperoni” canadesi equivale alla somma del patrimonio di tutti gli abitanti del New Brunswick, del Labrador and Newfoundland e della PEI.
Le 87 famiglie possiedono beni mobili e immobili 4.448 volte superiori a quelli di una famiglia media nel nostro Paese.
Ma le diseguaglianze non si riducono solamente al calcolo del patrimonio: anche il tasso di crescita della ricchezza è assolutamente fuori controllo.
Stando a Canadian Business, sulla base dello studio di Statistics Canada “Survey of Financial Security”, il patrimonio medio delle 87 famiglie più ricche è aumentato del 37 per cento dal 2012 al 2016, mentre la velocità di crescita della ricchezza della classe media canadese non ha superato il 16 per cento nello stesso periodo preso in esame.
Nella classifica delle 87 famiglie più ricche, la parte del leone la continua a fare la Thomson - del gruppo “Thomson Reuters”, gigante mondiale dell’editoria - con un patrimonio netto di 39,1 miliardi di dollari, seguita da Galen Weston. Sul terzo gradino del podio la famiglia Saputo, prima tra le italocanadesi, con una ricchezza stimata di 10,6 miliardi di dollari.

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