Il Covid-19 in Canada

Riaperture, il 30 giugno
inizia la Fase 2

TORONTO – L’Ontario passerà alla fase successiva del suo piano di riapertura il 30 giugno, consentendo la ripartenza della maggior parte dei servizi di cura personale e consentendo anche riunioni all’aperto più grandi fino a 25 persone e incontri più piccoli al chiuso fino a cinque persone.

La provincia in realtà non avrebbe dovuto dare inizio alla Fase 2 nel suo piano di riapertura fino al 2 luglio, 21 giorni dopo aver dato il via alla Fase 1. Ma già nei giorni scorsi il premier Doug Ford aveva lasciato intendere che il suo governo avrebbe preso in considerazione una riapertura anticipata basata sugli indicatori di salute pubblica in rapido miglioramento e sul numero di casi in costante calo. E così appena in tempo per il Canada Day riprenderanno un lungo elenco di attività all’aperto tra le quali gli sport senza contatto. Ma riapriranno anche i parchi di divertimento all’aperto e i parchi acquatici mentre bar e ristoranti – che finora erano autorizzati a ospitare fino a quattro persone alla volta, con la sola eccezione per i membri della stessa famiglia – possono iniziare ad ospitare tavoli da sei nel loro patio.

“Annunciamo che passeremo alla Fase 2 in leggero anticipo rispetto alla linea temporale originale. Quindi, invece che dopo il Canada Day, lo faremo prima del Canada Day. Questo è merito vostro, perché vi siete vaccinati – ha detto il Chief Medical Officer of Health uscente David Williams durante un briefing, l’ultimo in qualità di massimo funzionario della sanità pubblica della provincia – vogliamo ringraziarvi per quello che avete fatto, ma continuate sulla strada intrapresa perché vogliamo vedere come sarà la situazione andando avanti. Non dimentichiamo che altre giurisdizioni hanno visto alcuni aumenti di contagi con la variante Delta e questo è successo anche in alcune parti dell’Ontario”.

L’Ontario ha probabilmente avuto i lockdown più prolungati dell’intero Paese con molte attività di Toronto – inclusi i servizi di cura personale – che sono rimaste chiuse dal 23 novembre.

La mossa per accelerare l’inizio della Fase 2, anche se di pochi giorni, arriva mentre l’Ontario continua a superare gli obiettivi che si è preposto per quel che riguarda le vaccinazioni. In base al piano di riapertura, la provincia poteva entrare nella Fase 2 solo dopo che il 70% dei residenti adulti aveva ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19 e il 20% le aveva ricevute entrambe: le cose sono andate meglio di quanto auspicato e ad oggi, al 76,7% della popolazione adulta è stata somministrata almeno una dose mentre il 29% è stato completamente vaccinato. Nel frattempo, altri indicatori di salute pubblica continuano a migliorare. Mercoledì scorso, ci sono stati 305 pazienti di Covid-19 nelle unità di terapia intensiva in tutto l’Ontario, in calo rispetto al picco di 900 del 1° maggio.

Anche il numero di casi ha continuato a diminuire e ora è sceso di oltre il 24% da quando l’Ontario ha avviato la Fase 1 del suo piano di riapertura due settimane fa.

La situazione è in netto miglioramento ma il dottor Williams ha invitato a non cantare vittoria troppo presto: la variante Delta che è molto infettiva, ha detto, si diffonde rapidamente e sembra essere la causa dell’aumento dei contagi nell’area di Kitchener-Waterloo. Proprio il diffondersi di questi casi ha spinto i funzionari del posto ad annunciare che la regione dovrà ancora aspettare prima di entrare nella Fase 2. Al momento, ha messo in chiaro Williams, non si può proprio prevedere quando l’Ontario potrà finalmente accedere all’ultimo stadio del piano di riapertura – la Fase 3 – che consentirà la ripresa di attività al coperto come palestre, cinema e casinò.

Il futuro passaggio alla Fase 3 è quello che crea maggiori preoccupazioni: anche il presidente dell’Ontario Hospital Association, Anthony Dale, afferma che quel momento rappresenta “il maggior rischio” e non dovrebbe arrivare fino a quando una percentuale molto più elevata della popolazione non sarà stata vaccinata. “Mentre tutti hanno fretta, noi preferiremmo fare passi lenti in avanti – ha detto Williams – quindi siate pazienti, vediamo cosa ha in serbo il passaggio alla Fase 2. Osserviamo anche come l’immunità continua a salire. Vorrei spingere quel 30% che hanno ricevuto entrambe le dosi al 40% e vorrei che il numero di coloro che hanno ricevuto la prima dose arrivasse fino all’80%”.

Intanto i sindaci della GTHA hanno accolto favorevolmente la riapertura dei business che sono rimasti chiusi per mesi. “È assolutamente la cosa giusta da fare in questo momento”, ha detto il primo cittadino di Toronto John Tory mentre la sindaca di Mississauga Bonnie Crombie ha twittato “una grande notizia per le piccole attività commerciali, in particolare per gli operatori dei servizi di cura alla persona come i parrucchieri”.

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