Istruzione

La lettera all’Halton
Catholic Board of Education

TORONTO – Il nostro quotidiano copre diversi argomenti e problemi relativi all’istruzione che emergono dai consigli scolastici di tutta la provincia.

Una di queste questioni è quella di un rapporto di 36 pagine intitolato “Investigation into Conduct during Board Meetings” presso l’Halton Catholic District School Board.

L’indagine ha esaminato la condotta dei fiduciari, con l’obiettivo espresso “di identificare le cause della disfunzione e di formulare raccomandazioni per affrontare tali cause”.

Barry Bresner di ADR Chambers Inc., la società di mediazione incaricata dello studio (da chi non è chiaro) ha preparato il rapporto il 24 agosto al costo di $ 24.000. Il 7 settembre, il rapporto e i suoi risultati sono stati resi disponibili al pubblico.

Il Corriere ha successivamente pubblicato un articolo analitico di opinione (21 settembre) intitolato “I trustees hanno già un mandato: lavorino!”, dell’editore l’onorevole Joe Volpe.

L’articolo chiedeva se le accuse e la pubblicazione del Rapporto fossero etiche.

L’HCDSB ha scelto di non commentare. Tuttavia, Maria Bassi, un’insegnante per 30 anni all’HCDSB in pensione e contribuente, ha messo in dubbio l'”integrità” dell’audit e ha espresso la sua opinione in una lettera all’editore datata 15 ottobre 2021, che pubblichiamo di seguito.

“Dopo aver esaminato la ‘indagine’ di ADR Chambers sulla condotta dei fiduciari presso l’HCDSB, gli assegno il voto ‘F’ per farsesco – una presentazione distorta orchestrata per diffamare determinati fiduciari del consiglio. Il rapporto è contraddittorio e tutt’altro che esauriente, selezionando particolari riunioni del provveditorato per produrre un risultato tendenzioso.

I contribuenti mettono in discussione questo rapporto da un punto di vista procedurale ed etico in quanto si concentra su alcuni specifici trustee/fiduciari. Se un fiduciario non ha violato il Codice di condotta, qual è lo scopo di questo costoso esercizio? Se viene sollevata una mozione d’ordine per garantire che la procedura e le regole siano seguite nelle riunioni del consiglio, da dove nasce l’accusa di disfunzione?

Il presidente deve rispondere. I nomi di certi fiduciari scolastici sono indicati nella relazione. Questi fiduciari hanno il diritto di difendere un punto di vista che rientra nella base dei contribuenti. Niente di dilatorio in questo. È ironico che il rapporto evidenzi ‘Integrity and Dignity of Office’ inclusa “l’effettiva gestione delle risorse del Consiglio”. Questo rapporto è tutt’altro. È una vergognosa dimostrazione di brogli.

La mozione del Chair Murphy, appoggiata dal trustee Agnew per commissionare questa cosiddetta verifica di ‘integrità’ è stata uno spreco di denaro dei contribuenti. Un’indagine dell’Ombudsman o del Ministero dell’Istruzione sarebbe stata gratuita e sarebbe stata più accurata.

Il Chair deve tornare alla missione di lavorare con tutti i fiduciari insieme alla Chiesa, alla scuola e alla famiglia per sostenere il personale e gli studenti nelle nostre scuole con un “impegno condiviso per l’eccellenza nell’educazione cattolica che promuova il successo e il benessere degli studenti”. Che ricominciassero da capo.

Maria Bassi

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