Il Covid-19 in Italia

In Italia altri 15.146 contagiati e 391 vittime

ROMA – Il ministero della Salute ha confermato ieri 15.146 nuovi casi di contagio da Covid-19, in Italia, insieme a 391 ulteriori decessi provocati dalle complicazioni da coronavirus. Sono stati 292.533 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, con un tasso di positività che sale al 5,1% rispetto al 4,1% fatto registrare mercoledì.

Le persone attualmente positive, su scala nazionale, sono 405.019, ossia 5.092 in meno rispetto alle 24 ore precedenti, mentre i guariti o dimessi sono in totale 2.185.655, a cui ieri se ne sono aggiunti altri 19.838. I malati di Covid-19 attualmente ricoverati nei reparti ospedalieri di terapia intensiva sono 2.126. I ricoverati con sintomi, ma nei reparti ordinari, sono invece 18.942, con un calo di 338 unità rispetto a mercoledì. Le vittime complessive del coronavirus – dall’inizio della pandemia nel Bel Paese – sono purtroppo giunte a 92.729.

La Lombardia, con 2.434 nuovi casi, è risultata ieri la regione dove si è registrato il maggior numero di nuovi contagi, seguita dalla Campania con 1.694 neo positivi e dall’Emilia Romagna con 1.345. Una buona notizia giunge dal fronte degli operatori sanitari – impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus – i quali sembra si contagino ora molto di meno, grazie alla vaccinazione contro il Covid-19.

E se i nuovi casi di nella popolazione generale risultano piuttosto stabili, da circa tre settimane, tra gli operatori sanitari si sono invece ridotti addirittura del 64,2%. Dai 4.382 positivi rilevati dall’Istituto Superiore di Sanità – nella settimana tra il 13 ed il 19 gennaio, quando è stata avviata la somministrazione delle seconde dosi di vaccino – ai 1.570 della settimana tra il 3 ed il 9 febbraio.

A confermarlo è il monitoraggio della Fondazione Gimbe, il cui presidente Nino Cartabellotta ribadisce come “questa netta riduzione sia verosimilmente effetto della somministrazione di circa 1,9 milioni di dosi di vaccino in questa categoria”. Rispetto alle categorie di persone vaccinate, il 70% delle dosi sono state destinate ad operatori sanitari, il 18% a personale non sanitario, l’11% a personale ed ospiti delle case di riposto e di cura a lungo termine, e meno dell’1% a persone di età over 80 anni. Solo il 3,6%, ossia 158.805 anziani tra gli over 80 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e solo il 2,2% ovvero 96.503, ha completato il ciclo vaccinale.

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