Il Covid-19 in Italia

In Italia 835 nuovi casi
e 31 ulteriori decessi

ROMA – Brusco rialzo dei dati relativi ai neo positivi, in Italia, ossia di quelle persone che hanno appena contratto il Covid-19 ed in gran parte nella sua variante indiana o Delta. Sono stati infatti 835 i positivi al test del coronavirus nelle ultime 24 ore, mentre lunedì erano stati 495. Sono invece 31 le vittime registrate in un giorno. I casi complessivi dall’inizio dell’epidemia salgono così a 4.254.294, mentre le vittime a 127.322. I dimessi ed i guariti sono invece 4.054.008, con un incremento di 4.692 rispetto a lunedì, mentre gli attualmente positivi scendono a 72.964, in calo di 3.889 unità nelle ultime 24 ore.

In isolamento domiciliare rimangono tuttora 70.313 persone. Sono stati intanto 192.882 i tamponi molecolari e antigenici per il effettuati, nelle ultime 24 ore, su tutto il territorio nazionale. Il tasso di positività scende nel frattempo allo 0,43%. Sono al momento 362 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid, in Italia, con un calo di 23 rispetto a lunedì, con i nuovi ingressi giornalieri che sono stati 9. I ricoverati con sintomi, ma nei reparti ordinari, sono invece 2.289, in calo di 101 unità rispetto a lunedì.

Nel frattempo, proprio riguardo la variante indiana, l’Asl di Piacenza in sei giorni ha sequenziato, rintracciato e isolato 24 casi di variante Delta, la mutazione del virus del Covid originatasi in India. Tutti provengono dal polo logistico piacentino anche se non tutti lavoratori del polo. Lo riporta ‘La Libertà’, sottolineando che sono due le aziende coinvolte con 10 dipendenti infettati dalla variante Delta. Gli altri 14 sono amici, conoscenti o parenti stretti. Diversi positivi abitano nel Cremonese dove sono residenti e si spostano verso Piacenza utilizzando anche mezzi pubblici.

“La variante Delta di Sars-CoV-2 è destinata a diventare dominante in Italia. Se è vero quello che hanno detto gli inglesi, cioè che ha un indice di trasmissione più alto, è evidente che ha un vantaggio competitivo e quindi si espanderà”.

Così si è espresso il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, che guarda alla possibile evoluzione della variante Delta sul territorio nazionale. Secondo stime comparse sul ‘Financial Times’, la variante in questione sarebbe già intorno al 20% in Italia, anche se le ultime rilevazioni ufficiali segnalavano ancora un 1%.

Alle parole di Crisanti, fanno eco quelle di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “La situazione inglese ci deve preoccupare perché dobbiamo sorvegliare e far si che non esistano dei cluster da variante indiana, serve un’attenta sorveglianza che con i numeri attuali italiani possiamo sequenziare tutti i nuovi contagi e verificare se c’è la variante”.

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