Il Covid-19 in Italia

In Italia 82 vittime
e 1.820 nuovi contagiati

ROMA – Con le regioni italiane che si avviano al colore ‘bianco’, continua nel frattempo la progressiva discesa dei dati relativi alla pandemia di Covid-19 su tutto il territorio nazionale. Sono infatti stati 1.820 i nuovi casi di coronavirus registrati ieri, a fronte di 86.977 tamponi complessivi eseguiti. Il tasso di positività si attesta al 2,1%, in leggero aumento rispetto all’1,8% di domenica. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 82, mentre i guariti giornalieri sono stati 6.358. Calano di 28 unità le terapie intensive, mentre sono 109 in meno i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

Scende infatti ancora – sino a quota 12%, a livello nazionale – la percentuale di posti letto nelle terapie intensive degli ospedali italiani occupati da pazienti Covid e senza che nessuna regioni superi la soglia di allerta del 30%.

Si tratta dei valori più bassi mai raggiunti dall’inizio del monitoraggio Agenas, ovvero da novembre 2020.

Nel frattempo, il totale dei casi registrati in Italia, dall’inizio dell’epidemia, è salito a 4.217.821, mentre il computo complessivo dei morti a 126.128. I dimessi ed i guariti sono invece 3.858.019 , con un incremento di 6.358 rispetto a domenica, mentre gli attualmente positivi scendono a 233.674, in calo di 4.622 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare permagono ancora 226.159 persone in complesso, ma 4.485 in meno rispetto alla giornata di domenica.

Per quanto invece riguarda la campagna vaccinale – che, in Italia, prosegue a ritmo serrato – il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha detto: “L’obbligo vaccinale è difficile imporlo a tutta la popolazione, dobbiamo trovare strumenti diversi”.

Quanto ad eventuali richiami del vaccino contro il Covid, a cui sottoporsi in futuro, l’infettivologo precisa: “La terza dose? Io non la chiamerei così, ma un richiamo a distanza di un anno, che faremo tutti una volta l’anno. È verosimile pensare che gli anticorpi da vaccino durino un anno e quindi è probabile che chi come me ha fatto la prima dose a dicembre farà la dose di richiamo entro il prossimo dicembre” ha concluso.

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