Il Covid-19 in Italia

In Italia 460 vittime
e 21.267 nuovi contagiati

ROMA – Nella continua altalena di dati che si riferiscono alla pandemia di Covid-19 in corso in Italia, nella giornata di ieri il numero dei nuovi contagi è tornato a salire oltre le ventimila unità, mentre è sceso al di sotto delle cinquecento quello delle ulteriori vittime del coronavirus.

Sono stati ieri 21.267 i neo positivi, mentre martedì se ne erano registrati 18.765. Sono state invece 460 le vittime in un giorno, mentre martedì ne erano state rilevate 551.

Sono stati 363.767 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore, mentre nella giornata precedente i test erano stati 335.189. Il tasso di positività è salito al 5,8%, quando martedì era al 5,6%. I casi totali dall’inizio della pandemia sono saliti 3.440.862, mentre i morti complessivi sono giunti a 106.339.

Ci sono 561.308 persone attualmente positive al Covid, in Italia, con un aumento di 654 unità rispetto a martedì. Dall’inizio della pandemia risultano invece essere 2.773.215 i guariti e i dimessi – su tutto il territorio nazionale – con un incremento nelle ultime 24 ore di 20.132 unità. 3.588 i pazienti tuttora ricoverati nei reparti ospedalieri di terapia intensiva per Covid, 42 più di martedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 300. Nei reparti ordinari di malattie infettive sono invece ricoverate 28.438 persone colpite dal coronavirus, con un incremento di appena 10 unità nelle ultime 24 ore.

Nel frattempo sono stati identificati – nella regione Marche – i primi due casi di cosiddetta variante ‘newyorkese’, che era stata scoperta e sequenziata lo scorso novembre nella metropoli statunitense. A confermarlo è stato il laboratorio di virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona che hanno analizzato i tamponi di due persone – non apparentemente correlate – entrambe provenienti dalla provincia di Pesaro e Urbino.

Secondo quanto riferito dal laboratorio di virologia anconetano, la scoperta sarebbe avvenuta nell’ambito della “sorveglianza epidemiologica molecolare” effettuata dallo stesso col metodo “a campione”. La variante è stata identificata tramite sequenziamento nucleotidico della proteina Spike, confrontata con i database internazionali.

L’ennesima variante del Covid-19 – identificata a New York l’autunno scorso, con l’acronimo di B.1.526 – è caratterizzata dalla mutazione E484K e da altre cinque mutazioni aminoacide sulla stessa proteina.

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