Il Covid-19 in Italia

In Italia 2.455 nuovi casi
e 9 ulteriori decessi

ROMA – Raddoppiati in una sola settimana, i nuovi positivi al Covid-19 in Italia. Il bollettino di ieri ha registrato infatti 2.455 nuovi casi, contro i 2.153 di mercoledì e soprattutto i 1.394 di giovedì scorso. E con 190.922 tamponi effettuati, su tutto il territorio nazionale, il tasso di positività è salito dall’1% all’1,3%. I morti sono stati ieri 9, per un totale di 127.840 vittime dall’inizio della pandemia. Aumentano anche i ricoveri nei reparti ospedalieri di terapia intensiva, ieri saliti a 153 con l’ingresso di altri due pazienti. I ricoverati con sintomi da Covid nei reparti ordinari sono 1.089, quindi 19 in meno rispetto a mercoledì.

Le regioni col maggior numero di nuovi contagi sono risultate ieri la Lombardia con 381, il Lazio con 353 e il Veneto con 318. I casi complessivi dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.278.319, mentre le vittime accertate a 127.840. Gli attualmente positivi sono 40.900, con un calo di 800 unità nelle trascorse 24 ore. Le persone in isolamento domiciliare sono tuttora 39.658, ma 783 in meno rispetto a mercoledì dopo due giorni di aumento.

È stato il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe a confermare l’incremento del 61,4% dei contagi, avvenuto in Italia in una sola settimana. Il Gimbe ha rilevato – per la settimana dal 7 al 13 luglio, rispetto alla precedente – “un incremento del 61,4% di nuovi casi (8.989 contro 5.571). Confermato invece in calo i decessi (104 contro 162), i casi attualmente positivi (40.649 contro 42.579), le persone in isolamento domiciliare (39.364 contro 41.121), i ricoveri con sintomi (1.128 contro 1.271) e le terapie intensive (157 contro 187).

“Sul fronte dei nuovi casi – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un netto incremento settimanale”. Tenendo conto del progressivo aumento dei casi e della diffusione della variante Delta di Sars-CoV-2, che è destinata a diventare prevalente, “nel nostro Paese – il tallone d’Achille continua ad essere rappresentato dagli oltre 4,77 milioni di over 60 a rischio di malattia grave non coperti dalla doppia dose di vaccino: di questi, 2,22 milioni (12,4%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino, con rilevanti differenze regionali (dal 21,8% della Sicilia al 7,2% della Puglia), mentre 2,55 milioni (14,2%) devono completare il ciclo dopo la prima dose (1.856.129 con AstraZeneca, 596.190 con Pfizer-BioNTech, 96.503 con Moderna)”, ha rilevato infine il monitoraggio.

More Articles by the Same Author: