Il Covid-19 in Italia

In Italia 18.236 nuovi contagiati e 683 vittime

ROMA – Un andamento piuttosto stabile, negli ultimi giorni, quello della seconda ondata di pandemia da Covid-19, in Italia. Sono stati ieri 18.236 i positivi risultati al test tampone, e 683 le vittime del Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sono stati invece 185.320 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, in calo di circa 15 mila rispetto ai quasi 200 mila di mercoledi. Il tasso di positività – ossia il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, compresi quelli ripetuti e di controllo – è stato del 9,8%%, dunque in risalita rispetto all’8,8% di mercoledi.

Erano ieri 2.855 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di 71 unità rispetto a mercoledi. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 183. Le persone ricoverate con sintomi nei reparti ordinari erano 26.427, in calo di 470 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

Nel frattempo, dalla Sardegna giungeva una notizia piuttosto singolare. Un edicolante, infatti, vendeva a Cagliari test sierologici rapidi Covid-19 nella sua rivendita di giornali. Per questo l’uomo è stato segnalato dai Carabinieri dei Nas alle autorità sanitarie ed amministrative. I militari nel corso di un blitz hanno sequestrato 55 kit per un valore complessivo di circa 1.100 euro. I dispositivi medici sequestrati possono essere utilizzati esclusivamente da personale sanitario. I Carabinieri indagano per verificare la sussistenza di eventuali ulteriori irregolarità di carattere amministrativo e per individuare fornitori ed acquirenti.

Intanto, dalla Calabria, il presidente dell’ordine dei medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano, manifestava ieri tutto il disappunto dei suoi colleghi per il piano vaccini per le Regioni presentato dal governo. «Nessuno ci ha detto nulla né prima né dopo, abbiamo mandato una lettera di protesta in Regione perché è inammissibile» ha detto il medico.

Nel documento del governo, diffuso mercoledi, c’era la ripartizione delle prime dosi di vaccino destinate alla Calabria, ossia 53.131, ma nessun dato relativo invece al numero di personale sanitario da mettere in campo durante la campagna vaccinale. «Tutto quello che sappiamo lo abbiamo appreso nello stesso modo in cui hanno saputo tutti i cittadini, senza alcuna comunicazione che ci mettesse al corrente delle proposte fatte o delle decisioni prese» ha precisato Veneziano.

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