Il Covid-19 in Italia

In Italia 15.267 neo contagiati
e 354 nuovi decessi 

ROMA – Se in Italia sono ieri diminuiti i nuovi casi di contagio da Covid- 19, a preoccupare è stato il brusco aumento dei ricoveri ospedalieri, specie nei reparti di terapia intensiva. Sono stati infatti 15.267 i positivi al test nelle ultime 24 ore, mentre domenica erano stati 21.315. Le nuove vittime registrate sono risultate essere ieri 354. I tamponi effettuati – su tutto il territorio nazionale – sono stati 179.015. Il tasso di positività è salito all’8,5%, mentre domenica era stato del 7,8%.

Ma un altro dato preoccupante, secondo i sanitari, è stato quello ai nuovi ricoveri nei reparti ospedalieri di terapia intensiva, 243 nelle ultime 24 ore, con un totale di 3.157 persone tuttora degenti. Nei reparti ordinari – ossia quelli di pneumatologia e di malattie infettive – sono aumentati i pazienti di ben 820 unità rispetto a domenica, portando il totale a 25.338. Continua dunque a crescere la pressione sui reparti di terapia intensiva.

Se dal 9 marzo si era già superata la soglia critica – fissata al 30% dal ministero della Salute – per l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nelle rianimazioni, l’ascesa è stata costante nei giorni fino a raggiungere ora il 34%, come certificano gli ultimi dati dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas).

Nel dettaglio, sono 12 le regioni e province autonome che sforano il livello critico: la situazione peggiore è quella dell’Umbria al 57%, seguita dalle Marche al 56% e dalla Provincia autonoma di Trento al 52%. Ancora, molto sopra soglia la Lombardia col 50%, l’Emilia Romagna col 48%, il Molise con il 46%, ed Abruzzo e Piemonte con il 43%.

Per quanto riguarda l’occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica – cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale – la percentuale media nazionale è al 38%, in costante salita negli ultimi giorni (lunedì scorso era al 34%, ndr), anche se ancora sotto la soglia critica fissata, questa, al 40%.

Sono 8 le regioni che la superano: la situazione più critica è quella delle Marche che vede questi reparti occupati per ben il 60% da pazienti Covid – compromettendo dunque fortemente l’assistenza ordinaria – seguita da Emilia Romagna al 51%, dal Piemonte al 50%, dalla Lombardia al 49%, dall’Umbria al 47%, dall’Abruzzo al 45%, dal Molise al 43% ed infine dal Friuli Venezia Giulia con il 43%. La Puglia è invece sulla soglia del 40%.

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