La lotta alla pandemia

Giorni malattia pagati e vaccini,
pressing sul governo Ford

TORONTO – Fuoco incrociato contro il governo provinciale su due fronti caldissimi: quello delle vaccinazioni e quello, altrettanto scottante, dei giorni di malattia pagati.

Mentre il premier Doug Ford resta in auto isolamento dopo la positività di un membro del suo staff, e preferisce rimanere in silenzio, a Queen’s Park è battaglia tra il governo e le opposizioni.

Ieri l’esecutivo, dopo l’annuncio di mercoledì pomeriggio, ha presentato il progetto di legge per il pagamento dei giorni di malattia per i lavoratori costretti a rimanere a casa a causa del Covid-19. Secondo l’Ndp, si tratta di un provvedimento insufficiente, tacciato come “troppo tardi e troppo poco”.

Nella nuova misura, sponsorizzata dal ministro del Lavoro Monte McNaughton, è prevista la copertura retribuita di tre giornate lavorative, per un massimo di 3 giorni. Proprio questa limitazione temporale è stata bocciata dalla leader dell’Ndp Andrea Horwath, visto che le norme sull’auto isolamento prevedono la quarantena di 14 giorni prima di tornare a lavorare.

Il governo, dal canto suo, si difende sottolineando come la legislazioni in questione ponga l’Ontario all’avanguardia rispetto alle altre province canadesi. Le uniche due regioni che hanno approvato misure simili sono la Prince Edward Island e il Quebec: la prima prevede solo un giorno di malattia retribuito, mentre la provincia francofona non va oltre i due giorni.

Allo stesso tempo, secondo l’esecutivo conservatore i tre giorni retribuiti rappresentano semplicemente una parziale copertura del tempo che un lavoratore deve attendere prima di ricevere il pagamento dei giorni di malattia da parte del governo federale.

In ogni caso gli stessi componenti del tavolo scientifico consultato dal premier durante la pandemia considerano insufficiente il sistema di protezione attivato a livello federale e provinciale a tutela dei lavoratori essenziali. Serve, secondo gli esperti, una vera e propria svolta che incentivi tutti i lavoratori, a prescindere dalla categoria occupazionale, a rimanere a casa di fronte all’insorgenza dei sintomi tipici del Covid-19.

L’altro fronte caldo è quello dei vaccini. Mentre la campagna di immunizzazione in Ontario procede sempre con alcuni contrattempi, si possono finalmente registrare dei segnali positivi. È di ieri la notizia che tutti gli adulti in Ontario potranno prenotare la loro vaccinazione a partire dal 24 maggio. Tra poco meno di un mese, quindi, avremo la svolta, tenendo conto che per quella data la provincia potrà contare su una buona scorta di dosi dei 4 vaccini approvati da Health Canada: Pfizer, Moderna, Astra-Zeneca e Moderna. Solamente dalla Pfizer, arriveranno 2 milioni di dosi alla settimana, il 40% dei quali saranno inviati in Ontario. Ieri in provincia sono state somministrate in tutto 120.567 dosi.

L’Ontario per ora ha ricevuto 5.637.955 dosi, utilizzandone 5.027.770: le giacenze quindi sono circa 6mila, che a questo ritmo dovrebbero essere consumate in circa cinque giorni. Ma a livello locale si continua a chiedere il cambio di marcia.

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