TORONTO - È ufficiale. A partire da 17 ottobre i canadesi potranno acquistare e consumare marijuana ricreativa legalmente dopo che il Senato martedì ha votato per revocare il divieto quasi secolare sulla cannabis.
Lo ha annunciato ieri il primo ministro Justin Trudeau durante il Question Period ponendo fine a mesi di speculazioni riguardo a quando, precisamente, i canadesi saranno in grado di acquistare e consumare legalmente la cannabis.
Il percorso che ha portato all’approvazione del Bill C-45 non è stato dei più semplici, ma dopo sette mesi di studi e dibattiti i senatori con il voto di 52-29 (due gli astenuti) hanno dato il via libera al suo uso.
Il ministro della Sanità Ginette Petitpas Taylor ha dichiarato che in seguito all’approvazione del disegno di legge, le province avranno bisogno di due o tre mesi prima di implementare il nuovo sistema che legalizza la cannabis. «Abbiamo visto un voto storico al Senato che pone fine a 90 anni di proibizione della cannabis in questo paese, 90 anni di inutile criminalizzazione, 90 anni di un approccio alla droga che non ha funzionato», ha detto il senatore indipendente Tony Dean che ha sponsorizzato il disegno di legge nella Camera alta.
Il Canada è il primo paese industrializzato a legalizzare la cannabis a livello nazionale. «Sono orgoglioso del Canada oggi. Questa è una politica sociale progressista», ha detto Dean.
Tuttavia, Dean e altri senatori hanno sottolineato che il governo sta adottando un approccio cauto e prudente a questo cambiamento storico. La cannabis sarà regolata rigorosamente, con l’obiettivo di tenerla lontana dalle mani dei giovani e di eliminare il fiorente mercato nero della canapa indiana controllata dal crimine organizzato. «L’approccio del governo è stato, sì, volto alla legalizzazione, ma anche a un controllo rigoroso - ha dichiarato il senatore Peter Harder, rappresentante del governo al Senato - ciò non suggerisce in alcun modo che ora è tempo di fare festa».
Decisamente contrari alla legalizzazione della cannabis sono stati fin dall’inizio i senatori conservatori. «L’impatto è che tutti quelli coinvolti nella vendita illegale di marijuana in questo momento, diventeranno grandi corporazioni e faranno un sacco di soldi a spese delle persone vulnerabili di questo paese», ha detto il senatore conservatore Leo Housakos, prevedendo che i giovani avranno un maggiore - non minore - accesso.
Non è d’accordo Dean che ha fatto notare come la posizione dei conservatori continui ad essere la stessa di sette mesi fa indipendentemente da quello che hanno detto gli esperti. Dean ritiene che sia stato il loro leader, Andrew Scheer, ad ordinare di fare tutto il possibile per ritardare o bloccare la legalizzazione. Dean ha detto che invece molti senatori indipendenti inizialmente contrari o incerti sulla legalizzazione hanno cambiato idea dopo aver ascoltato più di 200 esperti del settore che hanno portato la loro testimonianza davanti a cinque diversi comitati del Senato il cui compito è stato quello di esaminato minuziosamente il disegno di legge.