Canada

Trump continua a dettare l’agenda delle elezioni: tutti costretti a rincorrerlo

TORONTO – “Risponderemo ai dazi statunitensi con azioni comerciali di ristorsione”. Il primo ministro Mark Carney, leader dei Liberali in corsa alle elezioni federali, è intervenuto ieri all’indomani dell’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di dazi del 25% su tutte le auto non americane. Nel corso di un incontro con la stampa annunciato per l’1.30 pm ma iniziato soltanto alle 3pm, Carney ha rivelato che Trump lo ha contattato mercoledì sera – dopo l’annuncio dei dazi – per programmare una chiamata nei prossimi giorni. Il primo ministro canadese, dunque, ha annunciato una serie di incontri “preparatori”, a partire da oggi, con i premier provinciali, i leader dei territori ed le organizzazioni delle aziende del settore per studiare una strategia comune, allo scopo di dare “una risposta ponderata e forte ai dazi americani. Combatteremo, con tariffe reciproche; proteggeremo i nostri lavoratori; costruiremo una nuova economia canadese, un Canada più forte”, ha poi aggiunto Carney.

Per dare una riposta “sul posto”, il leader dell’NDP, Jagmeet Singh, ieri si è recato a Windsor per incontrare i lavoratori dell’Unifor – settore auto e ricambi, “che sono l’obiettivo degli ultimi attacchi di Donald Trump”, ha scritto Singh su Twitter X, aggiungendo: “Un governo dell’NDP difenderà il settore automobilistico, proteggerà i posti di lavoro canadesi e si assicurerà che le famiglie che lavorano non vengano lasciate indietro. I lavoratori canadesi hanno costruito l’industria automobilistica: non permetteremo ai miliardari americani di spogliarla dei suoi componenti. I canadesi sapevano che la minaccia dei miliardari americani e di Trump era reale. Adesso, attaccano attaccato lavoratori e famiglie. Le persone hanno bisogno di aiuto: per pagare le bollette e riempire i frigoriferi. Abbiamo bisogno di agire adesso: serve una risposta unitaria. Ogni governo deve fare una scelta: voi o i miliardari. Io scelgo voi”.

Singh (nella foto sopra, da YouTube – CPAC) ha poi esposto il piano dell’NDP per affrontare le minacce tariffarie degli Usa: innanzitutto, ogni singolo dollaro ricavato dai contro-dazi “andrà ai lavoratori ed alle comunità più colpite dalle tariffe statunitensi”. Inoltre, “non un solo componente auto dovrà essere portato via, da nessuna delle nostre aziende”, ha detto Singh. “Abbiamo investito in quei componenti, i canadesi hanno investito in quei componenti e non lasceremo che un singolo pezzo prodotto qui lasci questo Paese”. Infine, un appello all’unità: “Quando si tratta del modo in cui trattiamo Donald Trump, penso che dobbiamo essere tutti uniti”, ha detto Singh. “Dobbiamo essere tutti uniti per combattere, con tariffe di ritorsione, difesa dei posti di lavoro canadesi, dei lavoratori canadesi. Dobbiamo essere tutti uniti nella lotta contro Donald Trump”.

Come ampiamente previsto, il presidente Usa continua a dettare l’agenda canadese…

Mark Carney durante un meeting elettorale a Kitchener, l’altro ieri (da Twitter X – @MarkJCarney)

La risposta di Poilievre agli Usa: “Con noi il Canada diventerà una fortezza economica”

QUEBEC – “Le tariffe ingiustificate del presidente Trump sul nostro settore automobilistico sono un attacco alla nostra economia ed ai nostri lavoratori. Gli americani vedranno presto quanto questo sarà doloroso su entrambi i lati del confine”. Ma “i Conservatori di Canada First costruiranno una fortezza economica canadese per proteggere i nostri posti di lavoro colpiti e riprendere il controllo della nostra economia”. È quanto ha scritto ieri, su Twitter X, il leader conservatore Pierre Poilievre, all’indomani dell’annuncio di Donald Trump di dazi del 25% su tutte le auto non americane. Poilievre ha postato il messaggio dopo una visita a Saint-Pierre-de-la-Rivière-du-Sud in Quebec, dove “800 cittadini quebecchesi si sono riuniti per sostenere il nostro piano per un federalismo responsabile – ha scritto Poilievre, sempre su Twitter X – : un governo federale conservatore sarà più piccolo, con un Quebec più autonomo ed un Quebec più libero e prospero, in un Canada forte e unito!” ha aggiunto, pubblicando alcune immagini dell’incontro (come la foto qui sopra, dalla sua pagina Twitter X @PierrePoilievre). Ieri sera, il leader conservatore era atteso a Surrey, in British Columbia, per il meeting “Canada First Rally!”.

Blanchet: Usiamo i contro-dazi per sostenere le nostre imprese”. Pedneault: “Basta con gli slogan”

QUEBEC – Anche il leader del Bloc Quebecois, Yves-François Blanchet (nella foto, dalla sua pagina Twitter X @yfblanchet), ha commentato ieri l’ennesimo annuncio di Donald Trump sui dazi Usa. E ha lanciato una proposta: “I contro-dazi sulle merci statunitensi dovrebbero essere utilizzati per sostenere le imprese canadesi. Ciò che dobbiamo fare per sostenere le imprese e le aziende deve venire proprio da lì, dai nostri contro-dazi sui prodotti americani”, ha detto Blanchet ieri durante un incontro a Beloeil, in Quebec. “È da lì che dovrebbero provenire i soldi, così non inciderebbero direttamente sul bilancio dello Stato”.

Continua a puntare sullo stato sociale, intanto, la campagna elettorale dei Verdi. Ieri, su Twitter X, il co-leader Jonathan Pedneault (nella foto, da Twitter X @j_pedneault) ha scritto che “la disuguaglianza di reddito è a livelli record ed i Verdi hanno un piano per risolverla: rimetteremo i soldi nelle tasche dei canadesi, facendo pagare la tassa sul reddito alle grandi aziende, non a voi. I canadesi meritano una pausa, i Verdi faranno in modo che accada. Siamo l’unico partito con un vero piano e senza slogan vuoti: noi investiremo in posti di lavoro sostenibili, sosterremo le persone con un reddito dignitoso e garantiremo una equa buonuscita”.

More Articles by the Same Author: