Toronto

Covid-19, chiusa
la scuola St. Francis Xavier

TORONTO – Si allunga l’elenco delle scuole chiuse in Ontario per l’emergenza coronavirus. Ultima della serie è la St. Francis Xavier Catholic School dove ad essere contagiati, dallo scoppio del focolaio il 27 febbraio, sono stati otto studenti e tre membri del personale. Da ieri, quindi, il portone della scuola che si trova al 53 Gracefield Avenue a North York, è chiuso.

“Come sapete, per quel che riguarda il Covid-19 seguiamo le raccomandazioni del Toronto Public Health – ha dichiarato il Toronto Catholic District School Board (TCDSB) a CP24 – la scuola verrà temporaneamente chiusa a partire da oggi. Riteniamo che i test siano in fase di finalizzazione, e appena saranno disponibili, i dettagli verranno condivisi”.

Il Toronto Public Health ha confermato con un tweet di aver caldamente raccomandato la sospensione delle lezioni in presenza di tutte le classi a causa di “un’indagine in corso”. Il provveditorato cattolico di Toronto ha anche precisato di non essere “a conoscenza di varianti che possano essere motivo di preoccupazione tra i casi confermati” e che la chiusura della scuola è “una misura precauzionale”.

E mentre la St. Francis Xavier si va ad aggiungere all’elenco delle scuole chiuse in Ontario, facendone salire il totale a 34, i casi legati alle scuole segnalati ieri sono stati ben 263 che portano il totale a 9.501. È questo il numero di contagi che sono stati individuati nelle scuole dell’Ontario dall’inizio dell’anno scolastico.

Un totale di 780 scuole hanno segnalato almeno un caso di contagio: 192 a Toronto, seguita da Ottawa con 67 scuole e da Brampton con 52 scuole dove sono presenti contagi.

Adesso però, rispetto ai mesi scorsi, a far paura sono le varianti del Covid – inglese, brasiliana e sudafricana in primis – che vengono segnalate con una frequenza sempre maggiore.

E proprio per tentare di tenere sotto controllo la diffusione di questo terribile virus il ministro dellIstruzione, Stephen Lecce, ha annunciato il mese scorso lo slittamento al 12 aprile del March Break. Il timore era che nonostante governi e funzionari sanitari continuino senza sosta a consigliare di evitare i viaggi, le famiglie avrebbero deciso di concedersi qualche giorno di vacanza.

“Alla fin fine, non bisognerebbe viaggiare, stiamo incoraggiando le persone a rimanere in questa provincia e nelle loro comunità – ha detto Lecce – sappiamo dell’esistenza di queste nuove varianti e non vogliamo portarne altre nella nostra provincia”.

Intanto alcuni provveditorati, come ad esempio il Toronto District School Board (TDSB), hanno iniziato a pianificare un ritorno completo all’apprendimento in classe questo settembre. Il portavoce del consiglio scolastico pubblico Ryan Bird, intervistato dal Daily Hive alcuni giorni fa, ha detto che il Ministero dell’Istruzione ha chiesto ai consigli scolastici di “non pianificare alcun finanziamento correlato al Covid”. “A questo punto ai provveditorati per l’inizio del nuovo anno scolastico non rimane che pianificare l’apprendimento in presenza per tutti gli studenti”.

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