TORONTO - Il sindaco di Toronto, John Tory, ha dichiarato lo stato di emergenza con effetto immediato per la città in seguito “all’intenso” aumento dei casi di coronavirus. Ciò conferirà maggiori poteri a Tory e all’Office of Emergency Management (OEM) della città per imporre l’isolamento sociale nel tentativo di frenare la diffusione della pandemia.
L’annuncio di Tory, fatto ieri pomeriggio durante una conferenza stampa, ha fatto seguito a quello del premier dell’Ontario Doug Ford che ha annunciato la chiusura di tutti i servizi non essenziali in tutta la provincia dalle 11:59 pm di oggi per almeno 14 giorni.
«Dichiariamo lo stato di emergenza come parte degli sforzi in corso della città per fermare la diffusione di Covid- 19 - ha detto Tory - per garantire che il governo municipale possa continuare ad agire e rispondere rapidamente alla pandemia e a qualunque altro evento che si verifichi nelle prossime settimane».
La decisione, ha precisato il sindaco, è stata presa dopo aver parlato con il Chief Medical Officer of Health Eileen de Villa, ed ha lo scopo “di aiutare le persone e la città”. «Ritengono che ciò possa contribuire a massimizzare la capacità della città di fare il più rapidamente possibile tutto quello che è necessario per combattere questo virus, per vincere questa battaglia », ha detto Tory, aggiungendo di aver informato il Premier Doug Ford e il Primo Ministro Justin Trudeau della decisione.
Tory ha detto che i prossimi giorni sono “assolutamente critici” e ha esortato le persone a rimanere a casa il più possibile e ad avventurarsi solo una volta alla settimana per fare la spesa. «Ancora meglio, ordinate online », ha detto.
Il primo cittadino ha anche affermato che la città andrà alla ricerca di provvedimenti per chiudere con più vigore alcune strutture all’aperto dove alcune persone hanno continuato a radunarsi, come campi da basket e campi da gioco.
La città è a un punto di svolta, i residenti e le aziende dovranno aderire rigorosamente alle linee guida sul distanziamento sociale.
Tory ha affermato che, nonostante le forti sollecitazioni rivolte ai residenti e alle imprese per il distanziamento sociale, continua a vedere comportamenti “egoistici, inaccettabili, che non possono continuare”. La dichiarazione invia loro “il messaggio più forte possibile, quello che la loro condotta deve cambiare”.
Già ieri mattina il sindaco, dalla sua abitazione dove rimarrà in isolamento ancora per tre giorni in seguito al suo viaggio di affari in Inghilterra, aveva anticipato il suo sostegno a misure più severe. «Voglio essere chiaro. Sosterrò qualsiasi governo di qualsiasi livello, provinciale o federale, che decida di adottare ulteriori misure per assicurarsi che le persone facciano quello che dovrebbero fare, quello che il buonsenso suggerisce e quello che la scienza dice, vale a dire rimanere a casa, minimizzare i viaggi fuori casa e contenere l’interazione con altre persone - aveva detto - le persone che non recepiscono questo messaggio contribuiranno alla diffusione del virus, alla perdita di vite umane, a ulteriori danni all’economia e al prolungamento del periodo di disoccupazione, tutte cose che non vogliamo».
Oggi il premier Doug Ford fornirà un elenco dettagliato che delinea quali esercizi commerciali saranno autorizzati a rimanere aperti.
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