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Tariffe, prove di disgelo tra Canada e Stati Uniti

TORONTO – Prove di disgelo tra Canada e Stati Uniti. È quanto emerge dall’incontro di ieri alla Casa bianca tra Donald Trump e Mark Carney, un vertice nel quale i due leader hanno cercato di smussare gli angoli e smaltire le tensioni accumulati in questi nove mesi di guerra commerciale. E l’incontro con la stampa prima del meeting ha confermato come da ambo le parti ci sia una grande voglia di tornare ad avere normali rapporti commerciali rispetto alle travagliate relazioni dell’ultimo anno.

“Mark è un leader di caratura mondiale – ha dichiarato il presidente americano – è una persona estremamente preparata ed è per questo che è molto difficile raggiungere un accordo con lui”. Aggiungendo, peraltro, che alla fine dell’incontro “il Canada sarà molto contento degli esiti del meeting”. Al momento in cui andiamo in stampa il vertice è ancora in corso, ma al di là del risultato concreto che sarà raggiunto è evidente come il clima sia parzialmente cambiato. Lo stesso Carney ha sottolineato a più riprese come “Canada e Stati Uniti non siano in conflitto, ma in competizione in determinati settori”.

Parole che peraltro sono state ribadite anche dallo stesso inquilino della Casa Bianca. “La verità – ha detto Trump – è che gli Stati Uniti vogliono produrre automobili e anche il Canada vuole farlo, gli Stati Uniti vogliono produrre alluminio e anche il Canada vuole farlo. In questi settori è quindi inevitabile che si entri in conflitto, ma troveremo un modo per risolvere questa contrapposizione.

Le parole “51° Stato” non sono state pronunciate nella parte pubblica di questo incontro, ma Trump ha fatto riferimento all’idea più volte.

Dopo che Carney ha elencato alcuni modi in cui Trump è stato un presidente trasformativo, al momento di introdurre l’intervento più importate – il piano di pace per Gaza – Trump lo ha interrotto aggiungendo: “La fusione di Canada e Stati Uniti” prima di aggiungere rapidamente: “Sto solo scherzando”. “Non era lì che stavo andando, no”, ha detto Carney con una risata. Lo scambio ha provocato risate nella stanza ed entrambi gli uomini sorridevano.

Più tardi, a Trump è stato chiesto cosa avrebbe detto ai canadesi che non vogliono più viaggiare negli Stati Uniti. “Li capisco… Vogliamo che il Canada vada alla grande, ma c’è un punto in cui vogliamo anche lo stesso business. Siamo in competizione per lo stesso business. Questo è il problema. Ecco perché continuo a dire che un modo per risolvere questo problema è un modo molto semplice”.

Il CUSMA è pronto per la rinegoziazione il prossimo anno. Questo accordo è il motivo per cui il tasso tariffario “effettivo” del Canada, come lo chiama spesso Carney, è rimasto relativamente basso.

E in merito a una tariffa minima sulle merci tra Canada e Stati Uniti quando l’accordo di libero scambio sarà rinegoziato, Trump sembra indicare che i dazi non scompariranno completamente. “Beh, avremo tariffe tra il Canada – e sai, le hanno con noi”, ha detto il presidente.

“Possiamo rinegoziarlo, sarebbe buono, o possiamo semplicemente fare accordi diversi”, ha aggiunto Trump.

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