Ma se la scorsa settimana il gruppo italiano guidato da Sergio Marchionne aveva preferito non rispondere alle voci e alle speculazioni che si inseguivano su una eventuale vendita ai cinesi, questa volta si è deciso di smentire immediatamente la clamorosa indiscrezione. Il gruppo Fca infatti precisa di “non essere stata contatta da Great Wall Motors riguardo al brand Jeep o ad altre questioni relative al suo business”. “Fca - prosegue l’azienda in una nota - è pienamente impegnata nel perseguire il suo piano 2014-2018, di cui ha raggiunto ogni obiettivo alla data odierna e al cui completamento mancano solo 6 trimestri”. Insomma, il gruppo torinese va avanti per la propria strada, consapevole anche che queste continue voci su possibili scalate non fanno altro che aumentare l’appeal del suo brand. Ma sull’altro fronte, i cinesi continuano a spingere. Come avevamo scritto la scorsa settimana,
le grandi compagnie del Paese asiatico hanno intenzione di allargare i propri interessi sul più grande mercato automobilistico mondiale, che è quello nordamericano. La via migliore, secondo gli analisti di settore, è quello dell’acquisizione di un marchio già presente in Nord America, per poter sfruttare immediatamente la rete di fornitori ma soprattutto di concessionari auto sparsi negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Senza dimenticare anche altri fattori che potrebbero entrare in gioco in un secondo momento, come quelli relativi alle quote di contenuto locale presente nelle macchine prodotte - in prossima discussione al Nafta - che potrebbe essere scavalcato con l’acquisizione completa di una azienda auto nordamericana.