
Il gruppo sembrava una delegazione inviata da alcuni residenti di Burlington che erano e continuano ad essere preoccupati sul modus operandi dello School Board a riguardo delle raccolte fondi, che avrebbe creato problemi di divisione nella comunità cattolica.
Il Board ha presentato una mozione secondo la quale alcune organizzazioni caritatevoli, senza scopo di lucro, non vengano più considerate tra i beneficiari delle raccolte fondi da parte delle comunità scolastiche, in virtù del loro appoggio a questioni che si oppongono a valori cattolici, dogma o principi: l’aborto, la ricerca sulle cellule staminali embrionali, matrimoni non eterosessuali e così via.
Se la mozione verrà approvata, riguarderà organizzazioni come la Canadian Cancer Society, il Sick Children’s Hospital e simili che potrebbero coinvolgersi in attività di supporto a quanto elencato sopra. Per alcuni non c’è via di mezzo. I cattolici locali lo hanno interpretato come un test alle loro convinzioni e al loro diritto di mantenere e praticare il loro credo religioso.
Hanno anche posto l’accento sul fatto che le Separate Schools sono state costituite proprio per proteggere ed alimentare quei principi e quei valori.
Parte delle loro tasse – come quelle degli altri – è diretta anche al mantenimento del sistema scolastico pubblico.
Da parecchi mesi, gli studenti (con a capo i fiduciari degli studenti), rappresentanti degli insegnanti dell’OECTA e alcuni aspiranti candidati hanno fatto pressione al Board affinchè cambiasse la sua posizione.
Il ministero ha sollecitato consultazioni pubbliche (da tenersi entro il 1mo giugno) prima che il Board voti definitivamente.
La presentazione della dottoressa McQueen ha fatto parte di una delle consultazioni.
Nessun trustee ha posto delle domande dopo i 10 minuti esplicativi sulla bioetica e il rapporto con gli insegnamenti cattolici, l’evangelizzazione e i rapporti con le autorità istituzionali con fondamenti etici diversi da quelle cattolici.
Al di fuori della “Camera di consiglio”, chiedendole se avesse dei “suggerimenti” da dare ai trustee per procedere con il prossimo passo, la dottoressa ha risposto: “È tutto nella presentazione”.
E lo è, tranne il fatto che la gente, sotto pressione, cerca rassicurazioni e guida.
Il ministero per l’Istruzione e il (nuovo) ministro vorrebbero evitare di prendere una decisione.
Preferirebbero mantenere la questione “in loco”; ma – come ha sostenuto uno dei partecipanti – perché siamo sempre noi cattolici sotto pressione per un compromesso?
Il governo di Justin Trudeau ha avvisato tutti i gruppi religiosi che saranno dichiarati inidonei ai contributi per i lavori estivi se non accettano i “valori canadesi” come evidenziato dal suo governo in rispetto dei Diritti Umani.
Il provveditorato cattolico di Halton potrebbe diventare un terreno di prova per la fede contro le questioni di stato.