“Seguo Renzi per dare continuità al mio impegno”

di Marzio Pelu del 23 September 2019

Matteo Renzi ha portato a termine la scissione dal Pd, dando vita a una nuova forza politica - Italia Viva - con gruppi parlamentari autonomi alla Camera dei Deputati e al Senato. Il Corriere Canadese ha intervistato il deputato Cosimo Maria Ferri della sezione bilaterale Italia- Canada e la deputata eletta in Nord America Francesca La Marca. Oggi pubblichiamo l’intervista a Ferri, nell’edizione di domani troverete quella alla deputata nata a Toronto.

ROMA - Ha deciso di seguire Matteo Renzi perché è “l’unica strada per dare continuità all’impegno che io stesso ho profuso in questi anni”. L’onorevole Cosimo Maria Ferri, giudice, già sottosegretario nei Governi Letta-Renzi-Gentiloni, deputato del gruppo del Pd e componente della sezione bilaterale Italia-Canada, ha aderito al progetto politico renziano.

Onorevole Ferri, quale posizione ha preso, dunque, nella scissione del Partito Democratico?
“Devo premette che sono uno dei pochi del gruppo parlamentare del PD non iscritto al partito e che ho accettato la candidatura che mi è stata proposta lo scorso anno dal segretario Renzi per continuare il progetto riformatore avviato negli anni di Governo, in cui ho sempre creduto. Una stagione che deve essere valorizzata, certamente migliorata, ma che non deve essere dimenticata e che deve essere portata a compimento. Penso alla riforma del lavoro, alla riduzione del cuneo fiscale, alla politica industriale, agli incentivi alle imprese, alla difesa del suolo e territorio, alle misure a tutela dell’ambiente come stimolo positivo per l’economia. Infine, per quanto riguarda le riforme costituzionali e la stagione referendaria, con l’esito che tutti conosciamo e di fronte al quale ci vuole grande rispetto, va ri-cordata anche quella parte dell’Italia che ha guardato in modo positivo ad un assetto costituzionale più snello”.

Perché ha deciso di seguire Renzi?
“Ho deciso di aderire al nuovo soggetto politico proposto da Matteo Renzi proprio perché credo sia questa la strada per dare continuità al mio impegno di questi anni, speso in veste tecnica, quale Sottosegretario nei Governi Letta-Renzi-Gentiloni e dal marzo scorso in veste parlamentare. Sono convinto che la nuova formazione possa divenire un punto di riferimento per i tanti cittadini che oggi trovano la politica troppo lontana dalla realtà e dai bisogni. L’iniziativa di Renzi fungerà da forte stimolo alla volontà riformatrice del governo Conte bis, il suo obiettivo principale è proprio quello di coinvolgere in questa occasione di svolta tutta un’area che crede nel cambiamento e lavora per realizzarlo senza lasciarsi andare al populismo e alla politica degli slogan. Non è vero che il Governo si indebolisce, il confronto con più soggetti sarà valore aggiunto. Il Presidente Conte deve cogliere questa novità come un motivo in più per fare bene”.

Cosa pensa del governo “giallorosso”?
“Ho votato la fiducia a questo Governo perché penso fosse la soluzione più giusta per il Paese: l’alternativa sarebbe stata probabilmente quella di aumentare l’IVA e di approvare una legge di bilancio rigorosa con conseguenze negative per gli Italiani. Il nuovo interlocutore politico porterà un contributo di equilibrio e di moderazione, rendendone l’azione più efficace”.

Alle prossime elezioni regionali e prossime amministrative, ritiene possibile un’alleanza M5S-Pd? E come si porrebbe il partito di Renzi?
“È una valutazione troppo politica che non sta a me dare, ma dalle dichiarazioni di Renzi mi sembra di capire che occorra tempo per fare ulteriori scelte. L’obiettivo attuale è quello di far correre il Paese più che i candidati!”.

A livello amministrativo, nelle Regioni e nei Comuni, quali ripercussioni avrà la scissione?
“Direi nessuna, perché complessivamente il quadro politico non cambia, al di là di eventuali diverse singole scelte di appartenenza. A livello locale, poi, spesso le coalizioni maturano sulla base di un impegno civico legato a specifici obiettivi amministrativi più che alla militanza partitica. Vedo infatti - e credo sia un bene - che in molti Consigli Comunali ed anche negli organi dell’Unione dei Comuni, della Società della Salute e della Provincia i vari rappresentanti lavorano sempre con grande impegno ed armonia. Contano le idee, le cose fatte, le risposte: proprio come spero possa essere per questa nuova sfida”.

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