TORONTO Io lo sapevo che l'articolo di qualche giorno fa sulla giornata internazionale del Sushi avrebbe suscitato qualche malcontento.
Il primo a manifestare le sue perplessità era stato proprio il nostro editore che ha dichiarato di preferire il cibo ben cotto, quindi per lui niente Sushi. E visto che è nato nel foggiano un qualche sospetto sul suo coinvolgimento con il commento della signora Maria, che ha epresso di non gradire la cucina cinese e giapponese, diventa lecito, quando leggo l'aggettivo "pugliese" riportato due volte... se fosse stato proprio lui ad istigarla? Per tranquillizzare la signora vorrei assicurarle che, qualche anno fa, ho avuto modo di assaggiare e apprezzare le specialità della sua terra, in un tipico ristorante che affacciava sulle bellezze naturali della Murgia.
Tra l'altro ricordo proprio la portata di fave e cicoria, citata dalla signora Maria, una bontà semplice ed unica, dal sapore speciale che sa di passato e di presente, ricco di storia e tradizioni.
A me piace il Sushi, lo confesso, ma il confronto con la cucina italiana è insostenibile.
Ne abbiamo la riprova con la notizia giunta proprio ieri: il miglior ristorante al mondo è italiano. A concorrere erano in cinquanta e la giuria ha voluto premiare "L'Osteria Francescana" che torna sulla vetta del podio come nel 2016, superando catalani, danesi e americani.
A capeggiare i fornelli del locale modenese c'è Massimo Bottura, cuoco italiano, chef e proprietario del ristorante incoronato il migliore al mondo, primo ristorante italiano ad aggiudicarsi per la seconda volta il "The World's 50 Best Restaurants Awards" di New York. Sono stati 1.040 esperti che hanno preferito in assoluto il posto di ristorazione italiano, ma per l'Italia altri tre piazzamenti: al 16mo posto il ristorante "Piazza Duomo" di Alba, nel cuneese, al 23mo "Le Calandre" di Rubano, in provincia di Padova e al 36mo il "Reale" di Castel di Sangro, in provincia dell'Aquila. Nella motivazione si legge che il riconoscimento è stato assegnato a Massimo Bottura perchè prosegue nell' "innovare una delle cucine più amate al mondo, in continuo dialogo con una ricca e tradizionale radice della cucina italiana."
La bravura, infatti, riconosciuta a questo maestro è proprio quella di fondere le tradizioni culinarie con le proposte della sua "nouvelle cousine", unendo la storia e il futuro. É uno specialista della "cucina molecolare" cioè lo studio della trasformazione chimica e fisica che avviene negli alimenti, durante la loro preparazione.
Tanti i premi e i riconoscimenti che Massimo Bottura ha collezionato negli anni, già nel 2014 si era classificato al terzo posto e nel 2015 al secondo, sempre nella competizione americana che nel 2016 e quest'anno lo ha scelto come il migliore in assoluto.
Sono andata a sbirciare tra il menù del premiato ristorante "L'Osteria Francescana" e tra la sogliola mediterranea e il maialino da latte morbido e croccante, ho trovato anche la ceviche in pannocchia tostata.
Chi glielo dice ora alla signora Maria che si tratta di pesce crudo, simile a quello del Sushi?