‘Ring’ of Fire: la legge verso la modifica (ed altre promesse) dopo le proteste delle First Nations
TORONTO – Le proteste delle First Nations contro il Bill 5 sembrano avere sortito, almeno in parte, l’effetto sperato dai Nativi. Il governo dell’Ontario, infatti, sarebbe pronto a modificare il disegno di legge con il quale si vorrebbe rendere più “facile” sfruttare le terre rare del ‘Ring of Fire’ nel Nord dell’Ontario. Non solo: lo stesso governo guidato da Doug Ford avrebbe pronto un “pacchetto” di proposte relative a progetti infrastrutturali dedicati alle popolazioni (indigene) di quelle aree.
Ma andiamo con ordine. Il governo si sta apprestando a presentare in commissione un emendamento al disegno di legge allo scopo di aggiungere le cosiddette “disposizioni sull’obbligo di consultazione”, come ha dichiarato la portavoce Hannah Jensen alla CBC.
“I regolamenti previsti dalla presente legge devono essere emanati in modo coerente con il riconoscimento e l’affermazione dei diritti aborigeni e dei trattati esistenti… incluso l’obbligo di consultazione”, si legge nell’emendamento proposto.
Nelle intenzioni originali del governo provinciale, il Bill 5 creerebbe delle “zone economiche speciali” in cui il governo stesso può esentare aziende o progetti dal rispetto di leggi o regolamenti. Fra queste, il ‘Ring of Fire’ nell’Ontario settentrionale, ricco di preziose terre rare. Scopo: accedere più facilmente e rapidamente a quei minerali così ambìti in tutto il mondo in quanto necesari per la produzione di tecnologie avanzate. Ma la Provincia non aveva fatto i conti con chi in quelle aree vive da sempre: le First Nations, che hanno promesso battaglia contro quella legge.
Così, il ministro per gli Affari Indigeni, Greg Rickford, e quello Miniere, Stephen Lecce, si sono affrettati a precisare che la Provincia non designerà il ‘Ring of Fire’ come zona economica speciale finché non sarà stata fatta una “significativa consultazione” con tutte le First Nations dell’area. “Indicheremo esplicitamente nella legge che c’è un obbligo di consultazione e sarà rispettato ai massimi livelli”, ha affermato Rickford. “L’obiettivo è rendere le First Nations partner”, ha aggiunto.
La legge, dunque, sebbene emendata, andrà avanti. E la prossima settimana, Ford, Rickford e Lecce dovrebbero incontrare – così almeno avrebbero promesso – i leader delle First Nations. I quali, però, hanno già manifestato ampiamente la loro contrarietà al disegno di legge che a loro parere dovrebbe essere bocciato senza mezzi termini. Una contrarietà concretamente manifestata lunedì, quando si sono presentati in massa a Queen’s Park, arrivando anche da parti remote dell’Ontario settentrionale, per ribadire il loro secco “no” a quella legge, denunciando che minaccia “i diritti intrinseci, gli obblighi dei trattati e la sovranità” e, proprio per questo, si potrebbe innescare anche un “conflitto” nei tribunali, oltre che sul campo.
“Le First Nations dell’Ontario sono profondamente preoccupate per ciò che il governo sta proponendo con questo disegno di legge”, ha dichiarato in quell’occasione il Capo dell’Ontario, Abram Benedict. “È una minaccia diretta alle loro Nazioni, ai loro Territori, alla loro giurisdizione, alla loro sovranità”.
Alla manifestazione a Queen’s Park, oltre agli altri Capi, era presente anche la leader dei giovani: Hanna Sewell, copresidente dell’Ontario First Nations Young Peoples Council. “In quanto giovani – ha detto – veniamo troppo spesso esclusi da queste conversazioni, ma siamo noi a doverne pagare le conseguenze”, ha dichiarato Hanna, aggiungendo che “il Bill 5 ci fa fare un passo indietro. Antepone gli interessi economici a breve termine alla sopravvivenza a lungo termine della nostra specie, delle nostre lingue, delle nostre acque e delle nostre Nazioni”.
Dopo la protesta indigena (qui sopra, il video con gli interventi dei Capi), il governo provinciale ha tentato anche la carta della captatio benevolentiae, con Lecce e Rickford che hanno parlato di “grandi progetti infrastrutturali” da completare “per aiutare alcune remote First Nations a rinunciare al gasolio che utilizzano per la produzione di elettricità”, nonché di “nuove strade per collegare le comunità alla rete autostradale” per facilitare il trasporto di ogni tipo di merce.
Tutte queste promesse, insieme all’emendamento alla legge, garantiranno l’accesso ai tesori del ‘Ring of Fire’?
Nella foto in alto, da sinistra: il Capo Joel Abram, la co-leader dei giovani nativi Hanna Sewell ed il leader dei Capi dell’Ontario, Adam Benedict (da Twitter X- @ChiefsofOntario)
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