Riapre il parlamento a Ottawa, in arrivo un autunno di fuoco
TORONTO – Vista l’attuale situazione, il governo sarà costretto a prendere delle “decisioni difficili”. L’ammissione arriva per bocca di Steven MacKinnon, capogruppo liberale alla Camera, alla vigilia del riavvio dei lavori parlamentari dopo la lunga pausa estiva. Quello che abbiamo davanti, ha continuato l’esponente grit, sarà un autunno difficile, con il budget federale che sarà presentato in parlamento ad ottobre. Anche perché, è questo il ragionamento di MacKinnon, l’esecutivo guidato da Mark Carney ha ereditato una situazione fiscale particolarmente pesante, con i conti pubblici zavorrati dai piani d’aiuto post pandemia attivati dal precedente governo di Justin Trudeau. A questa situazione già traballante e precaria si è poi andata ad aggiungere la guerra commerciale con gli Stati Uniti, che ha alimentato un clima di grande insicurezza e che ha penalizzato pesantemente numerosi comparti del nostro tessuto produttivo.
“Il governo ha sottolineato il capogruppo liberale alla Camera – ha accumulato un grande deficit dopo la pandemia, quando eravamo lì per sostenere i canadesi, e ora abbiamo alcune scelte da fare in modo da poter tenere sotto controllo le nostre finanze”.
Parole che confermano quanto detto nei giorni scorsi dallo stesso primo ministro. Carney ha recentemente definito il prossimo Budget come un bilancio di “austerità” e “investimenti”. “Quello che il governo sta per fare, quello che stiamo per fare per il prossimo bilancio, è concentrarsi sulla riduzione degli sprechi, ridurre la spesa federale non necessaria, ridurre la duplicazione della spesa federale, e diventare più efficienti nella spesa federale in modo da avere spazio”, ha detto il primo ministro la scorsa settimana a St. John’s, N.L.
Il ministro delle Finanze François-Philippe Champagne, insieme al presidente del Consiglio del Tesoro Shafqat Ali, ha chiesto ai ministri durante l’estate di trovare fino al 15% di risparmio nelle spese operative quotidiane nei prossimi tre anni.
Un rapporto del Parliamentary Budget Officer pubblicato ad agosto ha stimato che il governo federale spenderà 71,1 miliardi di dollari per i costi del personale del servizio pubblico nel 2024-25, salendo a 76,2 miliardi di dollari entro il 2029-30.
Sindacati come la Public Service Alliance of Canada, nel frattempo, hanno messo in guardia contro i tagli, affermando che colpirebbero sia i lavoratori che i servizi per i canadesi. Le dimensioni del servizio pubblico federale sono aumentate di oltre 100.000 lavoratori negli ultimi 10 anni, passando da 257.034 nel 2015 a 357.965 nel 2025.
Nel frattempo si è concluso ieri il caucus conservatore in vista della riapertura di Parliament Hill. il leader dell’opposizione Pierre Poilievre ha inviato una lettera aperta a Carney, chiedendo una svolta nell’azione di governo. Nella missiva sono elencate quattro “crisi che devono essere risolte il prima possibile dal primo ministro: La crisi del costo della vita, la crisi liberale della perdita di posti di lavoro, la crisi del crimine e a crisi dell’immigrazione”.