TORONTO - Un fitto velo di incertezza avvolge le elezioni comunali previste per il 22 ottobre. Con il voto del consiglio comunale di lunedì la disputa tra il governo provinciale e City Hall si trasferisce nella Corte Suprema. La battaglia legale è appena iniziata ed alla decisione del giudice sul contestato Bill 5 potrebbe seguire un appello, mentre nel frattempo il giorno di andare alle urne si avvicina a passi da gigante. Due giorni fa un giudice della Corte Suprema ha rifiutato di rinviare la data dell’udienza facendo notare che il caso e di “grande importanza per la comunita” ed è “urgente” mentre la campagna elettorale e ripresa questa settimana con il numero ridotto di 25 ward voluti dal governo di Doug Ford. Il giudice Edward Belobaba ascolterà le argomentazioni del nutrito gruppo di avvocati di City Hall nell’udienza del 31 agosto saltando la fase dell’ingiunzione.
Il caso è già stato portato per la prima volta in tribunale dal candidato alle elezioni Rocco Achampong che ha presentato un ricorso per ottenere un’ingiunzione in modo da bloccare la validità della nuova legislazione fino a quando non sarebbero state sentite le argomentazioni contrarie. Il disegno di legge ha ricevuto l’assenso reale lo stesso giorno. Mentre l’avvocato del governo provinciale, Robin Basu, ha detto che potrebbe avere difficoltà a rispondere entro il 31 agosto a quella che ora è una “valanga” di materiale presentato anche da un cospicuo numero di residenti, il legale di City Hall Glenn Chu, ha sostenuto che a creare il problema e stato il governo provinciale che ha cambiato le regole a due mesi dalle elezioni quando la data era già stata fissata, e che la provincia avrebbe dovuto sapere che i tempi sarebbero stati stretti. ≪Spostare la data dell’udienza oltre il 31 agosto significherebbe che una decisione potrebbe anche non essere presa prima del 14 agosto, termine ultimo per candidarsi ≫, ha detto Chu. Nonostante il giudice Belobaba sia stato irremovibile e non abbia accettato la richiesta di posporre l’udienza a dopo le elezioni, il modo con cui il caso procederà attraverso i tribunali - e quanto rapidamente - è incerto. Contro la decisione del giudice una delle parti potrebbe ricorrere alla corte d’appello: sara proprio questo organo giurisdizionale a decidere se ascoltare il caso e alla fine potrebbe confermare la decisione di Belobaba, cambiarla o revocarla. Il comune di Toronto ha istruito anche il suo team legale a chiedere, se necessario, un rinvio della data delle elezioni ed a perseguire tutti gli appelli e difendere in questi la città. Una decisione della Corte d’Appello può essere impugnata infine presso la Corte Suprema del Canada, che nella maggior parte dei casi rappresenta l'ultima risorsa. Potrebbe essere quindi necessario molto tempo prima che il caso esaurisca tutte le vie legali, ricorsi compresi, mettendo di conseguenza a rischio la data delle elezioni del 22 ottobre. Queste al momento sono solo ipotesi su quanto potrebbe succedere: il caso è “senza precedenti” in quanto non c’è mai stata finora una interferenza della provincia durante una campagna elettorale già in corso.