Riapre Queen’s Park, urgente il nodo scuola

di Mariella Policheni del 19 February 2020

TORONTO - Dopo una pausa dominata da crescenti tensioni con gli insegnanti ed i sindacati che li rappresentano, ieri ha riaperto la legislatura dell’Ontario.

È una sessione, questa appena iniziata, che non sarà con tutta probabilità di tutto riposo. Oltre al caos che ormai da mesi domina nel mondo della scuola a causa dell’impossibilità di mettere d’accordo governo e sindacati e giungere alla firma di un nuovo contratto di lavoro, c’è grande attesa per il secondo budget di primavera dei conservatori.

Il primo bilancio preventivo - che conteneva profondi tagli alla spesa - è stato accompagnato da polemiche e malumori. La scure del governo targato Ford si è abbattuta inesorabilmente sulla scuola: al centro della disputa con gli insegnanti ci sono ora infatti i tagli che hanno creato scompiglio e che hanno causato la perdita del posto di lavoro per migliaia di insegnanti.

Ieri, intanto, all’esterno di Queen’s Park un’enorme folla di genitori di ragazzi affetti da autismo hanno protestato, ancora una volta, con decisione contro i tagli operati dal governo. E mentre i deputati provinciali sono tornati al lavoro dopo una lunga pausa invernale gli insegnanti cattolici aderenti all’Ontario English Catholic Teachers’s Association (OECTA) hanno annunciato da un lato la ripresa dei negoziati oggi e dall’altro - se l’accordo non sarà raggiunto - una serie di scioperi a rotazione.

Tutto questo a partire dal 24 febbraio: la giornata di sciopero generale indetta da tutti e quattro i sindacati degli insegnanti allo scopo di paralizzare il sistema scolastico della provincia è in programma venerdì 21 febbraio.

A scioperare il 24 febbraio, nella Greater Toronto Area, saranno le scuole cattoliche di Toronto, il giorno seguente quelle di Durham, giovedì quelle di Dufferin-Peel, le scuole dei provveditorati di York e Hamilton-Wentworth venerdì.

Ieri, il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ha ribadito, per l’ennesima volta, che gli studenti vogliono i tanto contestati corsi online e di essere felice per la ripresa dei negoziati tra governo e insegnanti cattolici.

La leader dell’opposizione Andrea Horwath non ha perso tempo invece a chiedere a Doug Ford di revocare l’incarico assegnato a Lecce che, considerata la situazione, non sta facendo un buon lavoro. «È uno dei miei ministri migliori», è stata la risposta secca del premier.

Ma se il sistema dell’Istruzione rappresenta la spina nel fianco per il governo, l’elenco dei problemi da affrontare e risolvere è lungo. Tutto ruota comunque attorno ai tagli del governo Ford che - costi quel che costi - è sempre apparso deciso a risparmiare e a ridurre quindi il deficit.

Proprio per questo, dopo aver promesso durante la campagna elettorale che avrebbe finanziato il progetto, ha deciso di annullarlo a causa di un aumento delle spese.

Dopo oltre due mesi i deputati provinciali sono tornati a Queen’s Park: le problematiche irrisolte ancora da affrontare sono ancora tutte lì.

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