TORONTO - Portare le industrie a Brampton per incrementare posti di lavoro, evitare che le forze dell'ordine siano impegnate in compiti minori, trascurando il loro reale impegno che è quello della sicurezza pubblica e migliorare le infrastrutture per snellire il traffico in aumento e ora eccessivamente intasato, questi i progetti fondamentali di Patrick Brown che si avvia ad affrontare una nuova sfida e si candida per la poltrona di primo cittadino nella municipalità di Brampton. Lunedì 22 ottobre prossimo, infatti, i cittadini delle municipalità in Ontario saranno chiamati alle urne per confermare o rinnovare i sindaci, i consiglieri comunali, i fiduciari scolastici. Martedì pomeriggio, l’editore On. Joe Volpe ha accolto ed intervistato negli studi di Corriere Canadese Web TV, Patrick Brown, ex leader del Partito Conservatore dell’Ontario, già membro del Parlamento provinciale ed anche ex membro del Parlamento federale per il distretto di Barrie. All’inizio di quest’anno Patrick Brown è stato coinvolto in una pesante controversia che lo ha visto accusato da due donne di inappropriata condotta sessuale ed in seguito alle pressioni del partito di cui era alla guida, Brown ha deciso di dimettersi. Il 16 febbraio arriva per lui l’espulsione dal caucus del partito conservatore, secondo alcune notizie che sostenevano di non essersi dimesso realmente da capo del partito. “É stato terribile essere accusato falsamente, comparire sulle prime pagine dei giornali. Non è stato facile, il mio credo però è che quando si viene colpiti, non conta quanto duramente si cada, ma quanto presto ci si rialzi. Amo il servizio pubblico, amo aiutare la gente e non permetterò che la politica sporca mi impedisca di rappresentare la differenza”. Con questo spirito e con queste motivazioni Patrick Brown è pronto ad affrontare la sfida per diventare sindaco della cittadina alla periferia nordovest della metropoli torontina.
“Sono molto fortunato di avere al mio fi anco la mia famiglia, mio padre con le sue solide origini irlandesi, mia madre con le sue robuste origini italiane, da questo connubio ho ereditato la mia tenacia e non ho intenzioni di smettere di fare ciò che ritengo giusto” ha confermato l’ex leader PC. Nella sua famiglia ci sono già dei riferimenti ad esperienze politiche tra coloro che lo hanno preceduto. Negli anni ‘70 infatti, il padre era stato candidato ben due volte per il Partito Democratico, nel distretto di Davenport. “Il cognome di mia madre da nubile era Tascona, un cognome di origini siciliane, suo fratello minore e quindi mio zio, Joe Tascona, è stato un parlamentare provinciale molto attivo nella comunità italiana. Ed ora anche la mia fi danzata è di origini italiane, la sua famiglia proviene dalla Calabria” ha poi aggiunto Patrick Brown. L’editore gli ha chiesto perchè avesse scelto proprio Brampton come sede dove concorrere e Brown ha risposto: “Prima di diventare un membro del Parlamento Federale ho esercitato la mia professione di avvocato a Brampton, mio padre è stato per lungo tempo presidente della Peel Criminal Lawyers Association. É una città nella quale sono stato molto coinvolto, “The great city of Bill Davis”, che dai tempi del suo mandato come premier, vive ancora nella stessa casa di allora. Certo, la città è molto cambiata, ora dobbiamo affrontare il controllo del crimine, un terribile intasamento stradale e per questo voglio trasformare Brampton, riportarla ad essere una città competitiva e credo di avere anche le competenze per farlo.” I suoi punti di forza sono l’impiego, la sicurezza pubblica e il traffico. Prendendo ad esempio l’operato dell’ex sindaco di Mississauga Hazel McCallion, Brown denuncia che mentre Mississauga ha avuto il suo successo, i rappresentanti di Brampton non sono stati ugualmente aggressivi. “Bisogna sviluppare le industrie e l’economia, per evitare che le spese gravino sulle tasche dei contribuenti che ora pagano per tutto. In Brampton le tasse sulla proprietà sono più care di quelle di Toronto, mentre Mississauga ha un gran numero di industrie che bilanciano l’erario”. “Dobbiamo portare lavoro a Brampton. Attualmente i 2/3 dei residenti di questa città lavorano altrove. Io non voglio che Brampton sia soltanto una cittadina dove tornare a dormire la sera. Ed è una delle mie priorità”. Sulla questione pubblica sicurezza, Brown ha evidenziato che l’attuale sindaco di Brampton è in continuo contrasto con il capo della polizia, non va d’accordo con il consiglio comunale, mentre lui sostiene che bisogna ascoltare chi si trova in prima linea, da essi potrebbero venire idee importanti. “Vorrei che i poliziotti siano impegnati nel loro lavoro e non a fare la scorta a persone con problemi di salute mentale che debbono essere accompagnati in ospedale dalle forze dell’ordine. Francamente penso che è necessario riportare una leadership nel Municipio di Brampton”. Per quanto riguarda il traffico, Brown sostiene che fi nora Brampton non abbia investito abbastanza nelle infrastrutture, ma anche questo dipende dalla cattiva gestione municipale. “Tornerò a chiedere al governo provinciale quei fondi, parte degli investimenti per le infrastrutture, che non abbiamo avuto. Il settore aziendale e commerciale ci o re il proprio sostegno per riportare Brampton in pista.”