TORONTO - Altro giro, altra corsa. Il drappello di aspiranti successori di Andrew Scheer continua a crescere con il passare dei giorni, tra politici che hanno ufficializzato la loro candidatura - siamo già a quota 11 - e altri che non nascondono il loro interesse a prendere in mano le redini del Partito Conservatore.
Ieri, ultimo in ordine di tempo, è stato il turno di John Williamson, deputato federale eletto nel distretto di New Brunswick Southwest, che ha ammesso di pensare seriamente a gettarsi nella già aff ollatissima mischia.
Williamson - eletto per la prima volta alla House of Commons nel 2011, sconfitto alle elezioni successive e rieletto lo scorso ottobre - andrebbe ad occupare l’ala destra del partito, dove la concorrenza è già molto agguerrita e numerosa.
Sono quindi tre i parlamentari in carica che da qui al 27 febbraio - data ultima per scendere in campo - dovranno sciogliere gli ultimi dubbi: oltre a Williamson nei giorni scorsi anche Candice Bergen e Michelle Rempel hanno ribadito il loro interesse, senza però dare una risposta definitiva. Dovranno farlo comunque entro breve, anche perché le campagne dei principali contendenti sono già partite.
Ieri il front runner Peter MacKay ha fatto sapere, attraverso Twitter, che la commissione per la leadership ha dato il via libera alla sua candidatura. “Sono felice - ha scritto - che la mia domanda per partecipare alla corsa è stata accettata dalla Leadership Candidate Nomination Committee. Adesso inizia il lavoro importante”.
Il suo principale sfidante, Erin O’Toole, ha già iniziato ad attaccarlo, scoprendo le carte su quella che sarà la sua strategia da qui alla convention del 27 giugno, quando gli iscritti al partito dovranno scegliere il nuovo leader alla convention di Toronto.
L’ex ministro per gli Affari dei Veterani ha suggerito che, a suo avviso, un Partito Conservatore guidato da Peter MacKay “diverrebbe una versione annacquata del Partito Liberale”di Justin Trudeau.
Secondo O’Toole le posizioni di MacKay, su numerose questioni chiave, sono troppo moderate, mentre il partito dovrebbe ritornare ad avere un’anima di destra, perduta in questi ultimi due anni sotto la guida di Scheer.
Al momento hanno ufficializzato la loro candidatura, oltre a MacKay e O’Toole, altri nove candidati: la deputata e ministra ombra della Sanità Marilyn Gladu, il deputato Derek Sloan, l’avvocato e attivista Jim Karahalios, gli ex candidati alle elezioni federali Clayton Knutzon, Bobby Singh e Leslyn Lewis, l’imprenditore della British Columbia Rick Peterson, l’ex collaboratore di Tony Clement Aron Seal, e l’ex chief of staff di Stephen Harper Richard Décarie.