TORONTO - Quattro mesi di pressioni inappropriate e interferenze, sfociate nell’allontanamento dal ministero della Giustizia.
È quanto ha testimoniato ieri Jody Wilson-Raybould durante la sua esplosiva deposizione in Commissione, una testimonianza che fa tremare il governo per le accuse velate lanciate dalla stessa ex Attorney General al primo ministro Justin Trudeau, che in più di un’occasione le avrebbe chiesto di trovare una soluzione extragiudiziaria nella vicenda SNC-Lavalin.
Altrimenti - ha detto - “la compagnia avrebbe potuto lasciare Montreal e ci sarebbe stata una grande perdita di posti di lavoro".
Dalla testimonianza della Wilson-Raybould ne esce molto male soprattutto il primo ministro, perché fino a questo momento era emerso che le presunte pressioni erano state fatte dal suo segretario principale Gerald Butts.
Secondo l’ex ministro della Giustizia, invece, fu lo stesso Trudeau a discutere della questione in numerose occasioni. In una di queste - ha ricordato la Wilson-Raybould - datata 17 settembre 2018, la stessa Attorney General di fronte all’insistenza del primo ministro ricordò che la decisione di un’eventuale soluzione extragiudiziaria sarebbe stata solamente sua.
“Voglio ricordare – ha dichiarato Wilson-Raybould - che questo tipo di decisione, per legge, spetta solamente all’Attorney General e non è una scelta collegiale fatta dal governo o dallo stesso primo ministro".
Ma l’escalation - stando alla Wilson- Raybould - culminò il 18 dicembre, quando l’Attorney General si incontrò con i due capi dell’ufficio del primo ministro, Katie Telford e Gerry Butts.
Di fronte alla richiesta di passi avanti e progressi nella vicenda SNC-Lavalin, il ministro chiese di fermare le interferenze indebite e le pressioni inappropriate.
Il giorno dopo il capo della burocrazia Michael Wernick ribadì al ministro che Trudeau era determinato a intervenire. Secondo l'ex ministro, furono 11 persone a fare pressioni in 11 diverse occasioni.
Il 7 gennaio l’Attorney General venne allontanata dal suo ministero nell’ultimo rimpasto di governo. “Credo - ha aggiunto durante la sua deposizione - che la bocciatura venne provocata dal mio atteggiamento nel caso SNC-Lavalin".
La testimonianza della Wilson- Raybould è destinata a provocare conseguenze gravissime. Al momento in cui andiamo in stampa non c’è stata alcuna reazione ufficiale dal parte dell’ufficio del primo ministro.
Ma è evidente che le accuse di interferenze politiche da parte del primo ministro rappresentano un macigno per il leader liberale e per il destino elettorale del partito in vista del voto di ottobre.