Ontario

Tendercare Living Centre, la situazione resta grave

TORONTO – Che la situazione fosse difficile, molto difficile, era chiaro. Ma quel che preoccupa ora è che, mentre il dilagare del Covid-19 impazza, la mancanza di personale continua ad affliggere il Tendercare Living Centre di Scarborough.

Nella casa di cura a lunga degenza due giorni fa sono morti altri due residenti: con questi ultimi decessi nella struttura che si trova nella zona di Victoria Park e McNicoll Avenue, da quando è scoppiata l’epidemia all’inizio di dicembre sono morti 41 anziani mentre risultano ancora infettati 128 residenti e 69 membri del personale.

A fare il punto delle preoccupanti circostanze ed a lanciare un grido di allarme è il North York General Hospital, che gestisce temporaneamente il Tendercare Living Centre: “C’è un bisogno immediato di ulteriori infermieri presso la struttura”, continua a ribadire la struttura sanitaria impegnata con la direzione della casa di cura Extendicare nel reclutamento di personale.

“Con l’intero sistema sanitario dell’Ontario sotto forte pressione a causa dell’aumento dei casi di Covid e dell’elevatissima domanda di professionisti sanitari in tutto il sistema, trovare personale aggiuntivo è molto di.cile per tutte le organizzazioni in questo momento – ha dichiarato l’ospedale – continuano a esserci sfide per aumentare i livelli di personale al di sopra del livello di base per gestire efficacemente l’epidemia”.

Per cercare di contenere il diffondersi del virus all’interno della casa di cura i medici, che hanno toccato con mano le problematiche presenti nella long term care home, sono arrivati a chiedere che il governo invii i militari come è già accaduto ad altre LTCH durante la prima ondata di Covid-19.

Al momento Ford fa orecchie da mercante nella speranza che la situazione torni sotto controllo presto. “Medici di assistenza primaria e specialisti del North York General Hospital e della comunità sono sul posto ogni giorno, oltre ai medici già affiliati alla casa di cura a lunga degenza e forniscono assistenza medica e personale ai residenti”, recita la dichiarazione dell’ospedale.

La buona volontà e l’impegno profuso dal personale sanitario del North York General Hospital non è però sufficiente a calmare gli animi dei familiari degli anziani che domenica hanno organizzato una manifestazione di protesta all’esterno della struttura.

“Ogni secondo ora conta. Chiediamo cure di base, cibo, acqua, nutrizione – ha detto Clorie Ng, la cui madre di 88 anni è risultata positiva il giorno di Natale – stiamo abbandonando i nostri anziani perché sono deboli? Moriremo tutti, ma vogliamo morire con dignità”.

E mentre il ministero del Long Term ribadisce ancora una volta che la sua “massima priorità dall’inizio di questa pandemia era, e rimane, proteggere la salute, la sicurezza e il benessere dei nostri residenti più vulnerabili e del personale eroico che si prende cura di loro”, un’ispezione ministeriale condotta la scorsa settimana ha rilevato “pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni inconsistenti”.

Intanto il Covid-19 avanza nelle case di cura dell’Ontario: le strutture con focolai di virus sono 163, i residenti contagiati 1146, i membri dello sta. 990. Per quel che riguarda i decessi, con gli ultimi 18, il totale è ora di 2.596.

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