TORONTO – Ieri sono tornati a scuola anche gli studenti della York e della Peel Region costretti a rimanere a casa ancora un giorno a causa della tempesta di neve. Tutti i ragazzi dell’Ontario che hanno optato per le lezioni in presenza – quelli di Toronto sono andati a scuola martedì – sono così rientrati nelle loro aule.
E ieri il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ha inviato un memo a tutti i provveditorati per informarli che sono tenuti a condurre ogni settimana test per rilevare l’eventuale contagio da Covid negli studenti e nel personale asintomatici, in almeno il 5% delle scuole all’interno della loro giurisdizione.
I provveditorati, ha precisato Lecce, sono “invitati a dare la priorità alle scuole situate in aree con alti tassi di trasmissione di Covid-19, nonché a quelle in cui l’accesso agli attuali programmi di test può essere difficile”. È questa una policy che a Toronto, nella York Region e nella Peel Region è entrata in vigore ieri mentre in tutti gli altri provveditorati dovrà essere adottata a partire dal 22 febbraio.
In base alla nuova linea guida – che ovviamente si prefigge lo scopo di frenare i contagi individuando le persone infette ma che non mostrano alcun sintomo – i test dovranno essere effettuati in almeno 27 scuole diverse ogni settimana.
Nel Peel District School Board, che in quanto a grandezza è il secondo provveditorato pubblico della provincia, i test per gli asintomatici dovranno essere condotti ogni settimana in 13 scuole diverse. “La decisione di aumentare il numero dei test per gli asintomatici è davvero basata sulla premessa di dare la garanzia ai genitori che saremo nelle scuole dove ci sono sfide – ha detto Lecce – quindi prenderemo in considerazione almeno il 5% di tutte le scuole – sono circa 40 nella sola Toronto – su base settimanale. Fa parte del nostro piano costruire dei livelli di protezione e penso che dimostri a tutto il nostro personale, ai nostri studenti e ai nostri genitori a casa – che faremo tutto il necessario per proteggere i ragazzi mentre stiamo affrontando le nuove varianti”.
Il ministro ha affermato che la provincia ha messo da parte 50.000 test a settimana per il personale e gli studenti asintomatici: “I provveditorati – ha scritto Lecce – saranno tenuti a presentare rapporti settimanali al ministero sull’andamento del programma di test”.
Ed i contagi nelle scuole della provincia sono intanto tornati a salire: dopo i 23 nuovi casi di due giorni fa, ieri sono stati 75 (71 studenti e 4 insegnanti) che hanno fatto lievitare il totale a 7.612. Oltre ai casi, è in salita anche l’ansia creata dalle nuove varianti che appaiono essere ancor più contagiose del virus originario.
Nel frattempo, il direttore di Schoolhouse Consulting Paul Bennett ha affermato che la pandemia è stata “una lezione sulla necessità di continuare a studiare anche quando gli studenti non possono recarsi fisicamente a scuola a causa, ad esempio, di una bufera di neve”.
“È ora di dire addio ai giorni di neve, una volta per tutte – ha detto Bennett da Halifax – adesso abbiamo più familiarità con la didattica a distanza e possiamo metterla a frutto anche in queste situazioni. Le nevicate non faranno più perdere giorni preziosi di studio ai ragazzi”. Ragazzi, che con tutta probabilità, non la pensano allo stesso modo.