Ontario

Ontario: in arrivo nuove restrizioni, no al coprifuoco

TORONTO – Arriva la stretta in Ontario, ma niente coprifuoco notturno. Il premier dell’Ontario Doug Ford annuncerà oggi le nuove restrizioni che il governo attiverà nel disperato tentativo di porre un freno all’impennata della curva epidemiologica che è schizzata in alto nelle ultime settimane in tutta la provincia.

L’annuncio delle misure sarà accompagnato dalla presentazione delle nuove proiezioni sui futuri contagi, ricoveri in ospedali e decessi preparate dalle autorità sanitarie.

Numeri scioccanti – ha già anticipato il premier – in particolare quelli relativi alle persone che potrebbero essere ricoverate nei reparti di terapia intensiva: entro febbraio – e questa è un’anticipazione – potrebbe essere superata la capienza attuale, con la drammatica prospettiva di rivivere in provincia quanto è accaduto in molti Paesi europei durante la prima ondata della pandemia di Covid-19, quando i medici hanno dovuto decidere quale paziente intubare per mancanza di spazio nei reparti di terapia intensiva.

Oltre a questo, anche le previsioni sul numero di contagi di Covid giornalieri testimonieranno la gravità della situazione: a febbraio si potrebbe arrivare e superare quota 6mila nuovi casi al giorno, una mole di pazienti che metterebbe in ginocchio il nostro sistema sanitario.

Per questo motivo le autorità sanitarie hanno lavorato senza sosta negli ultimi giorni per mettere insieme una lunga serie di raccomandazioni che sono state discusse e approvate ieri sera durante l’incontro dei ministri provinciali.

Di certo sappiamo che la ventilata ipotesi di un coprifuoco serale e notturno dalle 8pm alle 5 di mattina è stata accantonata, almeno per il momento. La misura, che invece è entrata in vigore per quattro settimane in Quebec, è stata giudicata troppo dura dalla task force di medici e virologi attorno al Chief Medical Officer dell’Ontario David Williams.

Oltre a questo sono state molto forti le pressioni di alcuni comparti produttivi – prima tra tutti l’associazione di categoria dei commercianti – per evitare questo tipo di misura draconiana.

Di certo il premier continua a ripetere che tutte le opzioni rimarranno sul tavolo anche nell’immediato futuro: se la curva dovesse continuare a salire, anche l’ipotesi del coprifuoco tornerebbe in gioco prepotentemente.

È probabile che il nuovo lockdown che prenderà forma dopo l’annuncio di oggi ci porterà a uno scenario del tutto simile a quello del marzo e dell’aprile dello scorso anno, con una stretta che riguarderà la lista delle attività considerate essenziali e una progressiva riduzione della capienza nei negozi che potranno rimanere aperti.

Al vaglio anche l’inasprimento delle multe e delle ammende per le persone e gli esercenti che non rispetteranno le linee guida e i protocolli attivati dal governo provinciale.

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