TORONTO - E gli scioperi continuano. Anche questa settimana il mondo della scuola nella provincia dell’Ontario si fermerà a causa delle serrate organizzate dai sindacati di categoria degli insegnanti.
La data è quella scelta inizialmente dagli insegnanti cattolici aderenti all’Ontario English Catholic Teachers’ Association (OECTA) che incroceranno le braccia in tutte le scuole elementari e superiori della provincia il 5 marzo: a loro si sono uniti giorni fa i docenti di lingua francese iscritti all’Association des enseignantes et des enseignantes franco-ontariens (AEFO) che si fermeranno in tutto l’Ontario.
All’agitazione generale per la giornata di giovedì si uniranno i professori delle scuole superiori pubbliche con una serrata parziale: saranno otto i provveditorati le cui scuole rimarranno chiuse.
«Quasi ogni giorno, nei media e nella legislatura, vediamo il premier e il ministro dell’Istruzione praticamente fare i salti mortali per evitare di rispondere alle domande relative all’agenda del governo per le classi più grandi, e-learning obbligatorio e meno supporti per la maggior parte dei nostri studenti più vulnerabili - ha dichiarato il presidente dell’OSSTF Harvey Bischof - Doug Ford e Stephen Lecce preferiscono non affrontare questi problemi perché sanno perfettamente che le loro decisioni sono indifendibili».
Dal canto suo il ministro dell’Istruzione Lecce continua a ripetere come un disco rotto che i leader sindacali dovrebbero concentrarsi sulla negoziazione e non sull’escalation.
«Mentre i leader sindacali degli insegnanti continuano a organizzare ulteriori interruzioni delle lezioni, il nostro governo, come sempre, rimane pronto a riprendere immediatamente i negoziati per poter raggiungere un accordo che faccia rimanere i nostri studenti in classe - ha detto Lecce - abbiamo fatto importanti passi avanti rispetto alla nostra posizione iniziale mentre al contrario i sindacati degli insegnanti non sono riusciti a compiere passi signifi cativi su elementi sostanziali, come i loro pacchetti di benefici già generosi e rimangono irremovibili anche per quel che concerne l’assunzione basata sull’anzianità sindacale piuttosto che sul merito».
Nel frattempo, il 6 marzo scadrà la pausa di due settimane stabilita dall’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO): ancora per pochi giorni non ci saranno scioperi nelle scuole elementari pubbliche.
«ETFO sta chiedendo al governo di tornare al tavolo delle trattative e a raggiungere una intesa entro venerdì 6 marzo - ha detto il presidente Sam Hammond che avverte il governo su una eventuale ripresa delle serrate - se l’accordo non ci sarà, a partire dal 9 marzo, passeremo alla fase 7 della nostra agitazione».
Dallo scorso 31 agosto tutti gli insegnanti dei quattro i maggiori sindacati della provincia non hanno rinnovato il loro contratto di lavoro. Intanto lo scontro tra docenti e governo continua.