Ford vuole il sindaco-sceriffo
“Più poteri ai primi cittadini”

di Marzio Pelu del 21 July 2022

TORONTO - Il sindaco? Meglio se "sceriffo", secondo il premier dell'Ontario, Doug Ford, che sta valutando una nuova legislazione che conferirebbe ai primi cittadini di Toronto e di Ottawa nuovi poteri e un potenziale veto sul consiglio comunale, secondo quanto riferito prima dal Toronto Star e poi da Global News.

Il governo Ford starebbe dunque lavorando ad una legislazione che dovrebbe concedere maggiori poteri ai sindaci, oltre a consentir loro di affrontare con più margini di manovra la questione dell'accessibilità degli alloggi.

La legge, che probabilmente sarà presentata nel giro di poche settimane in occasione di una seduta estiva del governo dell'Ontario, prevederebbe - secondo una fonte confidenziale di Global News - di dare ai sindaci di Toronto e Ottawa "poteri forti". Nell'attuale sistema municipale dell'Ontario, il sindaco ha solo un voto in consiglio e ha bisogno della maggioranza dei consiglieri per sostenere mozioni, relazioni o progetti. La nuova normativa provinciale da una parte accrescerebbe notevolmente il potere dei sindaci e dall'altra sminuirebbe il ruolo dei singoli consiglieri comunali, anche perché - dicevao - i nuovi poteri includerebbero anche un veto del sindaco sul consiglio. Secondo un'altra fonte, però, non si sono ancora svolte discussioni formali di governo sulla questione e il campo di applicazione della legge è in fase di "perfezionamento".

Ieri mattina, il sindaco di Toronto, John Tory, ha commentato la notizia, dichiarandosi sostanzialmente d'accordo con l'attribuzione di "poteri forti" al primo cittadino. "Capisco che è qualcosa che la Provincia sta esplorando per costruire più case il più rapidamente possibile", ha proseguito Tory, precisando però che "come sindaco sono assolutamente determinato a costruire più alloggi, indipendentemente dai poteri che ho. Alla fine della giornata, qualunque cosa accada, il mio lavoro rimane lo stesso, cioè lavorare con il consiglio comunale e ogni funzionario eletto che vuole lavorare con me per fare le cose per la gente di Toronto".

Il potenziale sconvolgimento ai municipi di Toronto e Ottawa rispecchia una mossa controversa che Ford fece nel 2018, quando dimezzò le dimensioni del consiglio comunale di Toronto prima dell'ultimo turno delle elezioni locali. Nel 2018, la campagna era già inoltrata quando il legislatore dell'Ontario approvò una legge che ridusse il numero dei seggi del consiglio comunale di Toronto da 47 a 25. Ford - che è stato consigliere comunale di Toronto e candidato a sindaco, poi battuto proprio da Tory nel 2014 - sostenne all'epoca che il cambiamento avrebbero semplificato le operazioni del consiglio consentendo un risparmio di 25 milioni di dollari. Con questa novità, Ford potrebbe essere nuovamente coinvolto nel modo in cui il governo opera sul municipio di Toronto.

Già si registrano le prime reazioni dei consiglieri comunali, come quella di Gord Perks: "Il premier dell'Ontario pensa che la gente di Toronto sia incapace di autogovernarsi".

Com'è noto, gli elettori di tutto l'Ontario andranno alle urne il 24 ottobre per votare alle elezioni municipali per sindaci e consiglieri comunali.

Nella foto: Doug Ford (dalla sua pagina Twitter)

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